X Fragile - Il Filo di Arianna
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Messaggio  Admin Mar Giu 15, 2010 4:04 pm

Il 27 gennaio Alice Imola, scrive a Marco prima della supervisione:

Carissimo Marco,
quelli che tu chiami progetti imminenti di lavoro congiunto che l'associazione ha, noi non ne sappiamo niente, pertanto prima di fare qualunque cosa noi dobbiamo conoscere quali sono questi progetti imminenti per poter valutare se sono complementari, indifferenti o rischiosi circa il nostro progetto di ricerca-formazione-azione. Il prof. Cuomo quindi necessita di conoscere per poter effettuare una sua valutazione. Noi scriveremo alla famiglia avvisando di osservare tale attenzione in coerenza con il protocollo. Ti ricordo di portare copia del materiale con te domani. Ciao

PS: relativamente a "opportunità e modi di incontri saltuari di Giorgio con gli altri soggetti x-fragile che frequentano l'associazione a Genova", quanti sono i ragazzi con x fragile di cui parli? ed incontrarsi dove? a far cosa? Vi è un progetto?
Ciao, a sabato
Alice

Marco risponde alla mail:

Ciao,
ricevuto e ho letto tutto. per la domanda riguardo incontri con altri ragazzi x-fragile l'incontro a cui mi riferivo (e che vi spiegherò meglio) in effetti è l'ipotesi di una serata o cena con un altro ragazzo affetto da sindrome x-fragile ,per poter legare in vista dei progetti imminenti di lavoro congiunto fra i ragazzi che l'associazione ha.
A domani

SCALETTA RICHIESTE:

opportunità e modalità di pernottamento saltuario presso casa mia (serata e risveglio insieme)
opportunità e modi di incontri saltuari di Giorgio con gli altri soggetti x-fragile che frequentano l'associazione a Genova
viaggio insieme per un evento in Italia da definirsi problemi della sfera "pagobancomat"..
visione della nota "entrate e uscite mensili"
ecco, questi sono gli argomenti più caldi su cui vorrei chiedervi un pò di informazioni ed opinioni. se emergessero all'ultimo altre varie-eventuali, me le annoto mentre sono in treno.
grazie
ciao, ci vediamo sabato.
Marco

Il 29 gennaio la dott.ssa Imola scrive agli operatori amici, in previsione dell’incontro di supervisione:
Gentilissimi,
nell'inviarvi le riflessioni e i punti di riferimento che abbiamo riorganizzato per la X fragile riprendendolo dagli studi di Lirjia e Vygotskij per determinare una riflessione alla ricerca di metodologie sistematiche per organizzare i dati della ricerca, vi inoltro la relazione di Pamela che ci serve da spunto per realizzare una struttura più formalizzata per la sistemazione dei dati. Pertanto il programma di domani prevede la lettura-studio del documento "pass x-fragile" per poi passare all'utilizzare lo strumento partendo dalla relazione di Pamela. Tutto questo nella mattinata nel lavoro di gruppo, nel pomeriggio ci alleneremo ciascuno su una propria relazione per produrre quell'allegato schema di cui parleremo. Quindi in futuro le relazioni rimarranno e permarranno discorsive, descrittive e narrative in quanto i contesti le relazioni e le atmosfere sono quelle che danno senso e caratterizzano l'intervento, ma in più successivamente o per una sola relazione molto significativa oppure raggruppandole in un gruppo di relazioni,ciascuno dovrà organizzare e accludere a queste la schematizzazione. Pertanto vi chiedo di leggere approfonditamente questa e-mail (se ve la stampate oppure portate con voi il pc può tenervi compagnia nel viaggio verso Bologna) e di scegliervi una o un gruppo di relazioni su cui lavoreremo in maniera individuale.
Ciao
Alice Imola
Nicola Cuomo

Carissima Pamela,
è interessante l'itinerario che tu riporti in quanto se lo volessimo trasformare in una scheda di verifica ci fa il punto della situazione di Michele nel campo dell'osservazione, dell'ascolto, dell'attenzione, della pianificazione, della simultaneità, delle procedure in successione da mettere in atto per raggiungere uno scopo. Una scheda non fredda come quella delle verifiche scolastiche o dei test psicologici ma ricchissima di particolari sia sul piano affettivo che relazionale che emozionale. Quindi uno strumento che pur contenendo i termini di valutazione (attenzione, pianificazione, progettualità, memoria, osservazione, comprensione di linguaggio, capacità manuale, capacità organizzativa,....) li immette nei contesti, nelle situazioni, nelle atmosfere in cui questi vengono messi in atto. Prenderemo la tua e-mail come riferimento domani proprio per allenarci da una parte a relazionare in un forma narrativa e situazionale, dall'altra di mettere in fondo alle relazioni secondo una formula schematica tutte le competenze e capacità rilevate nella relazione discorsiva. Questo esercizio dovremmo farlo proprio perchè chi è fuori dal nostro gruppo di lavoro, dal nostro itinerario e dai nostri protocolli, riesce a comprendere i progressi solo se sono ridotti in forma freddamente schematica. Lavorando sulla tua relazione come esempio, possiamo mantenere in primo piano la forma narrativa e circostanziata della relazione, mettendo in secondo piano ma ponendola per gli occhi di chi comprende per lo più le schede, lo schema di verifica. Ci vediamo domani
Alice Imola


Il 2 febbraio il prof. Cuomo scrive all’operatore Marco circa una problematica emersa durante la supervisione:

Gentilissimo Marco,
mi hanno riportato di alcune sue problematiche circa un progetto sul danaro.
Mi faccia sapere l'entità di queste ed il progetto a cui lei faceva riferimento in tal modo cercheremo di valutare i supporti adeguati al problema. Inoltre mi hanno riportato di Villa Lanza della quale io conoscevo solo un'ipotesi remota di lavoro. Al contrario mi dicono che vi è un progetto di imminente attuazione che io non conosco. Siccome non sono al corrente di questa imminente apertura, se in qualche modo Giorgio ne deve essere implicato gradirei sapere qual'è il progetto.
In attesa
invio cordiali saluti
prof. Nicola Cuomo

Il prof. Cuomo e la dott.ssa Imola rispondono a Marco
Carissimo Marco,
da quanto tu ci scrivi sta andando tutto molto bene ed in linea con gli ottimi riferimenti che ci mandano le altre famiglie e gli altri operatori. Il fatto che tu ci scrivi penso permetta a te di chiarire e ordinare mentalmente i dati costruendone una memoria stabile in quanto scritta (tenere a mente le cose per poi rivisitarle con il pensiero dopo del tempo significa spesso rischiare di non collocare gli eventi con le connotazioni specifiche di tempo e di luogo) ed a noi di avere sempre presente ed in parallelo gli accadimenti e le evoluzioni relative a quanto scaturisce dalle ipotesi teoriche ed operative dei nostri orientamenti secondo il protocollo della ricerca. Il mantenere per noi permanentemente e costantemente la visione parallela e comparata dei dati ci permette di individuare costanti, nuove variabili, variabili che appaiono quali secondarie vederle maturare quali primarie ed in questo monitoraggio permanente riorientare e valutare le ipotesi e le prassi. Per tali motivi le tue relazioni devono mantenersi costanti come molto frequenti sono quelle di tutti gli altri operatori e famiglie che stanno partecipando alla ricerca, per esempio dei rapporti con la scuola e della quotidianità di Giorgio abbiamo pochi riferimenti che ci pervengono da Genova. Pochi riferimenti al molto intenso scambio di dati e di confronti che abbiamo sia con le altre famiglie che con gli altri operatori. Un riferimento che andrebbe potenziato è quello relativo alle strategie messe in atto in complementareità ed in collaborazione sia con la famiglia che con la scuola. In particolare con la famiglia perchè è proprio in questa stretta collaborazione tra operatori e famiglie che stiamo avendo risultati molto significativi.
Ciao
Nicola Cuomo
Alice Imola

Marco scrive alla dott.ssa Imola e al prof. Cuomo:

Ciao, vi allego, trascritto, quanto avevo pensato sabato alla supervisione sul progetto spesa di Giorgio.
Abbiamo già fatto diverse spese medie e piccole in questi mesi. quindi ciò che ho scritto è un "mix" risultante dalle strategie che ci avevate consigliato, dai suoi blocchi riscontrati comprando e dalle cose che forse vanno realizzate meglio,specie in fase di preparazione della lista della spesa; ne parlerò in questi giorni con i suoi,in modo da partire più compatti di prima. ho anche varie foto-supermarket sul cellulare, che sto mettendo su un cd.
A proposito loro andranno via per la settimana fino a pasqua e pasquetta incluse, quindi anche per noi sarebbe meglio spostare, non fare, o fare su skype la supervisione prevista per il 27 marzo. a parte il risparmio delle spese di viaggio per me, il fatto è anche che non avrò modo di vedere Giorgio tra una supervisione e l'altra, lo vedrò invece il 6 e 7 aprile per lavoro e attività prima dell'incontro di Roma.
Grazie
Ciao. Marco

Per progetto spesa Giorgio
Blocchi o criticità eventuali o riscontrate

-Disattenzione a ciò che segna nella lista quando a casa la compila con i suoi
-Poca attenzione a ciò che manca davvero in casa o no,a ciò che termina
-Nel negozio poca attenzione ai prezzi ,agli sconti e offerte, nonchè alle scadenze dei prodotti
-Presente ancora agitazione quando " affronta" la cassiera e deve tirar fuori i soldi mentre è in coda
-Perde il "filo" spesso mentre facciamo la spesa tra i reparti e ne va in giro per gli scaffali

Miglioramenti da attuare nella pianificazione-esecuzione

Rinforzare la complicità a casa con istruzioni appropriate e chiare ai genitori (Giorgio deve fare la lista con attenzione e osservando i reali bisogni in casa). i genitori devono rimarcare e far notare quello che manca in casa, oltre a rimarcare anche l'importanza del bisogno che la spesa arrivi con lui la sera..
Se Giorgio ha dei desideri su prodotti e golosità sceglierne solo alcuni ma che non nascano sul momento ,bensì decisi già da prima. invece di norma cerca "ispirazione" sul posto..e vuol prendere un sacco di goloserie che vede
a casa ,in concomitanza con il progetto bancomat, gli possono dire "oggi per la spesa non puoi spendere,ad esempio,più di 20 ,così si preleva di conseguenza e lui si da un limite nello spendere.
se si presenta con la lista ben fatta, smarchiamo ogni item che trova e mette nel carrello sicuramente ri-proveremo la spesa anche in contesto e orario meno affollato possibile, ma questo è già capitato comunque ho un amica che fa la commessa e se è in turno lei lo tratta coi guanti bianchi...ovviamente in quel caso lui ha meno ansia,ma la prestazione non migliora perchè è facilitata..
si potrebbe lavorare sulle foto (da capire quali, perchè ho già realizzato mesi fa le foto di lui che prende il carrello,mette la moneta,riempie il sacchetto, paga,ma non sembra gli sia servito poi vederle , forse la modalità delle foto non era a punto o non erano quelle le foto che servivano a lui) quando sa che andremo al supermarket potrebbe portare con sè le borse di stoffa da spesa che ha a casa, magari questo lo aiuta a ricordare il compito da svolgere, come quando si porta una maglietta da lavoro se sa che quel giorno puliamo al bar

Progetto spesa Giorgio

Blocchi o criticità eventuali o riscontrate

Disattenzione a ciò che segna nella lista quando a casa la compila con i suoi

Poca attenzione a ciò che manca davvero in casa o no,a ciò che termina

Nel negozio poca attenzione ai prezzi ,agli sconti e offerte, nonchè alle scadenze dei prodotti

Presente ancora agitazione quando " affronta" la cassiera e deve tirar fuori i soldi mentre è in coda

Perde il "filo" spesso mentre facciamo la spesa tra i reparti e ne va in giro per gli scaffali

Miglioramenti da attuare nella pianificazione-esecuzione

rinforzare la complicità a casa con istruzioni appropriate e chiare ai genitori (Giorgio deve fare la lista con attenzione e osservando i reali bisogni in casa). i genitori devono rimarcare e far notare quello che manca in casa, oltre a rimarcare anche l'importanza del bisogno che la spesa arrivi con lui la sera..

se Giorgio ha dei desideri su prodotti e golosità sceglierne solo alcuni ma che non nascano sul momento ,bensì decisi già da prima. invece di norma cerca "ispirazione" sul posto..e vuol prendere un sacco di goloserie che vede

a casa ,in concomitanza con il progetto bancomat, gli possono dire "oggi per la spesa non puoi spendere,ad esempio,più di 20 ,così si preleva di conseguenza e lui si da un limite nello spendere.

se si presenta con la lista ben fatta, smarchiamo ogni item che trova e mette nel carrello

sicuramente ri-proveremo la spesa anche in contesto e orario meno affollato possibile, ma questo è già capitato comunque.
ho un amica che fa la commessa e se è in turno lei lo tratta coi guanti bianchi...ovviamente in quel caso lui ha meno ansia,ma la prestazione non migliora perchè è facilitata..

si potrebbe lavorare sulle foto (da capire quali, perchè ho già realizzato mesi fa le foto di lui che prende il carrello,mette la moneta,riempie il sacchetto, paga,ma non sembra gli sia servito poi vederle , forse la modalità delle foto non era a punto o non erano quelle le foto che servivano a lui)

quando sa che andremo al supermarket potrebbe portare con sè le borse di stoffa da spesa che ha a casa, magari questo lo aiuta a ricordare il compito da svolgere, come quando si porta una maglietta da lavoro se sa che quel giorno puliamo al bar.

La dott.ssa Imola e il prof. Cuomo rispondono alla mail di Marco:

Carissimo Marco,
innanzitutto per quanto riguarda l'incontro di sabato 27 marzo non è possibile spostarlo in quanto l'attività di supervisione non è soltanto sui casi (che volta per volta possono avere delle necessità particolari di riflessione), ma al lavoro di gruppo degli operatori.
Inoltre l'incontro a Roma avrà come presenza il prof. Cuomo ed è utile per il "punto della situazione generale", pertanto la data rimane confermata.
La disattenzione di Giorgio quando compila la lista con i suoi, da cosa è dovuta? Tu dovresti "pilotare" i genitori ad organizzare la lista con il figlio secondo i criteri che ci siamo dati. Inoltre dovresti connotare le modalità non adeguate che utilizzano i genitori nei confronti di Giorgio per poterle analizzare insieme e per poter riflettere sul fatto che può essere un'abitudine familiare agire, intervenire con il figlio con modalità non adeguata. Quindi la tua azione deve essere (quella che tu chiami "complicità a casa"), da una parte di rilevazione delle modalità poco adeguate (per riportarle nei nostri incontri), dall'altra di orientamento per la famiglia di come fare. Per quanto riguarda i desideri sui prodotti o golosità, sicuramente ciascuno di noi ha delle preferenze alimentari però se queste diventano portanti e paradossali DIVENTANO INFANTILISMI, pertanto vanno eliminati. Per quanto riguarda l'atteggiamento che tu chiami ansia come emerge dalla ricerca non si tratta di ansia, ma di una mancata chiarezza nelle procedure da mettere in atto per raggiungere gli obiettivi. Il disorientamento quindi avviene perchè nei momenti cruciali in cui bisogna agire vi è un disorientamento nel cosa fare e nel come fare. Tale disorientamento (che tu denomini ansia) si manifesta attraverso blocchi. L'avere una lista, un'annotazione di cosa fare e come fare permette alla mente di ritrovare il filo del discorso ed al fare, all'agire di Giorgio, di essere adeguato. Questo avviene se, come ripetutamente abbiamo osservato insieme, vi è un allenamento, delle simulazioni a specchio realizzate prima della situazione concreta. Risulta indispensabile mettere in atto dei role play, dei momenti e delle situazioni in cui Giorgio ha i disorientamenti. I role play costituiscono quella anticipazione che distingue ed è l'elemento centrale delle ipotesi della nostra ricerca e quindi dei protocolli. Anche il processo di pianificazione, attenzione, simultaneità e successione sono per noi operatori organizzati in maniera analitica, ma in realtà questi sono sistemici e fortemente integrati e mentre noi operatori riusciamo a smembrare e ricostituire il sistema, per una persona con x fragile è difficile (anzi potrebbe produrre confusione). Pertanto il processo di pianificazione, attenzione, simultaneità e successione, va rigiocato in una dimensione speculare, in un'atmosfera di simulazione in quello che si denomina role play. I filmati di Giorgio al bar sono stati i primi role play che sono stati mostrati al gruppo e all'interno del testo di Cinzia de Pellegrin vi sono molti esempi di simulazione anticipatoria degli eventi che si ritengono possono disorientare. Quindi non tanto la commessa amica è utile, quanto il simulare in maniera anticipata le situazioni. I role play possono avere come provocazione evocatrice le foto e quando tu dici "bisogna capire quali", le foto utili sono quelle che evocando la situazione che produce disorientamento propone il role play, la simulazione, l'allenarsi a specchio. Quell'allenarsi che, lo sottolineo, produce quell'organizzazione mentale tale da mantenere il filo e il senso del discorso e degli eventi nella situazione reali: "nella mia mente vi sono situazioni, modalità, movimenti, atmosfere, .... che ho percorso e ripercorso nel mio allenamento in simulazione; questi ambienti sono entrati dentro di me e mi permettono di riconoscere e mettere in atto quelle azioni adeguate al raggiungimento dello scopo".Gran parte delle attività sportive di alto livello (in particolare quelle attività che hanno matrice orientale) vanno alla ricerca di creare quelle condizioni mentali precedenti al fare, condizioni interiori che rendono agile e potente il fare, le azioni. Di conseguenza la relazione con Giorgio e con la famiglia deve usufruire di queste tue competenze.
Ciao

Alice Imola
Nicola Cuomo









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