X Fragile - Il Filo di Arianna
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Messaggio  Admin Mer Lug 04, 2012 4:40 pm

Gentilissimi,

riporto due testimonianze che ritengo di basilare importanza da tenere quale riferimento per le famiglie, gli operatori, gli insegnanti, i colleghi dell’area medico-riabilitativa, i riabilitatori,…, in quanto da queste emergono chiaramente come in una collaborazione tra la famiglia e gli esperti nella dimensione ricerca-formazione-azione entrano in sinergia possibilità concrete per il superamento degli handicap che la x fragile propone. Le due testimonianze ci evidenziano come che se la Scuola e tutti noi usciamo dalla gabbia dei pregiudizi e ci immettiamo in un rigoroso percorso di cooperazione umana, professionale e scientifica riusciamo ad ottenere i risultati che ci testimoniano Pierantonio e Francesco.

PRIMA TESTIMONIANZA – PIERANTONIO

Tra le possibilità che la legislazione ci offre per seguire i 5 anni di scuola superiore in modo da raggiungere livelli tali da poter acquisire il titolo legale noi consigliamo sempre il “PEI SEMPLIFICATO”, un percorso per obiettivi minimi (l’alunno segue il programma dei compagni ma con obiettivi semplificati). Il PEI semplificato va concordato all’inizio del ciclo, o al massimo all’inizio di ogni anno scolastico. Scelto il PEI semplificato tutti i docenti devono dichiarare (al più tardi entro dicembre) quali sono gli obiettivi minimi che l’alunno deve raggiungere per essere promosso. Sarà poi l’Insegnante Specializzato per il Sostegno, di cui l’alunno ha diritto, ad aiutare i singoli docenti a mediare per trovare gli strumenti e le strategie facilitanti adatte all’alunno per raggiungere gli obiettivi delineati nel PEI.

Con il pei semplificato, anche se c’è da fare recupero, l’alunno ha diritto all’insegnante di sostegno, che può essere presente anche all’esame.

Tale itinerario ci immette con la famiglia e con gli insegnanti in un percorso di 5 anni che se sviluppato coerentemente al progetto ed agli orientamenti emersi dalla ricerca il Filo di Arianna porta ai risultati che ci testimonia Pierantonio. Purtroppo spesso ci siamo trovati di fronte a Dirigenti responsabili scolastici che in forma assolutamente pregiudiziale ostacolano l’iscrizione di alunni con deficit con un PEI SEMPLIFICATO orientando le famiglie a sottoscrivere un PEI DIFFERENZIATO il quale non conduce assolutamente ad un titolo finale. La nostra presa di posizione non è quella di prevedere a priori il raggiungimento del titolo per i ragazzi con deficit, ma impostando un progetto che dura 5 anni ricercare e ritrovare in questi quelle strategie tali da poter meritatamente raggiungere il diploma. I 5 anni ci danno l’opportunità di valutarne la possibilità avendo messo in atto attenti e rigorosi tentativi. Il far firmare il DIFFERENZIATO significa sancire a priori e pregiudizialmente una impossibilità. Pertanto invitiamo le famiglie a difendere i diritti del proprio figlio dalle prese di posizione negativamente profetiche e radicalmente pregiudiziali.

La famiglia con grande e giusto orgoglio ci riporta:

Un saluto a tutti voi,

siamo ultrafelici Pierantonio ce l'ha fatta, si è diplomato venerdì scorso!
Ha sostenuto un buon esame rispondendo in maniera tranquilla e sicura su tutto il percorso preparato;i due insegnanti curriculari presenti erano molto soddisfatti perchè Pierantonio durante i 45 minuti d'esme ,è rimasto concentrato senza mostrare ansia o paura.
Potete immaginare la nostra soddisfazione ed il nostro orgoglio, abbiamo vissuto un momento di crescita eccezionale; ci siamo trovati di fronte ad un ragazzo motivato al massimo, desideroso in prima persona a raggiungere il traguardo, affrontando l'esame come tutta la sua classe, con il colloquio orale, rifiutando l'ausilio del computer!!" E' un grande"
E' chiaro si arriva al risultato con un percorso mirato, una buona intesa, un lavoro di regia tra famiglia, prima componenente essenziale, insegnante di sostegno, convinto anche lui di voler e poter raggiungere il traguardo, ed insegnanti curriculari che remano in un'unica direzione; alla base una programmazione paritaria semplificata con obiettivi minimi, che permette loro di seguire gli argomenti con contenuti didattici uguali a tutta la classe.
Utilizzando essenzialmente modalità, situazioni,contesti che propongono il desiderio di conoscere, curiosità, stimolando l'immaginario e producendo quella situazione di benessere che si definisce come costante facilitante gli apprendimenti.
Esprimo la mia convinzione positiva ed il mio orgoglio verso tutti i figli x fragile come mamma, come referente scolastica della nostra Associazione xfragile.

Vorrei dire a tutti " osare si può "!

Dobbiamo credere nei nostri figli nelle loro potenzialità, risorse e originalità, per poter avviare riflessioni e cambiamenti a scuola ;è un percorso complicato non privo di difficoltà, però siamo noi genitori per primi a capire se il modello d'intervento verso i nostri figli sia giusto o no!

Le nostre Olimpiadi sono terminate positivamente!

Un grazie di cuore al Prof. Cuomo e alla sua equipe, al Prof. Albertini al Prof Biondi

Con grande affetto

Famiglia Giannoccaro




SECONDA TESTIMONIANZA – FRANCESCO


Riportiamo in allegato (http://www.mediafire.com/?x2t5ebco6hd7i) la pagella di Francesco che è andata a contraddire la posizione radicalmente pregiudiziale degli insegnanti di prima elementare. Dal comportamento di questi si evinceva sia una non convinzione sulle idee di base dell’integrazione/inclusione che una grande carenza formativa per poter realizzare buone prassi a tale scopo. La carenza formativa andava a rendere solida nella mente di questi insegnanti i pregiudizi in un circolo vizioso da cui fortunatamente, in accordo con la famiglia, siamo riusciti a salvare Francesco. In molti casi diventa difficile riorientare la professionalità e le intenzioni di certi insegnanti ma per fortuna la scuola ha nel suo interno Professionisti di alto livello e i risultati di Francesco testimoniano che per il superamento degli handicap che i deficit propongono risultano indispensabili insegnanti con alta professionalità e qualificazione.

Non entreremo nei particolari della documentazione del primo anno della scuola di Francesco perché non vogliamo determinare denunce né entrare in polemiche, ma evidenziare con i risultati attuali che le profezie negative che caratterizzavano il primo anno di scuola di Francesco sono state ampiamente superate grazie ad una progettualità che ha visto la collaborazione tra insegnanti, famiglia e ricerca.

Inoltre abbiamo evitato il riportare le profezie negative e quegli avvenimenti che le evidenziavano in quanto sarebbe stato molto complesso per il lettore seguire delle prese di posizione degli insegnanti che in modalità estremamente mimetiche andavano a nascondere gli atti educativi negativi, mascherandoli dietro a dichiarazioni bonarie e generiche.

Ci teniamo altresì a sottolineare l’esistenza di profonde carenze e la necessità di, quando queste profonde pregiudiziali carenze sono irremovibili, non attendere il cambiamento di mentalità e di crescita professionale, ma spostare rapidamente il bambino in altri contesti educativo-didattici che per fortuna ancor oggi nella scuola italiana sono oggetto di vanto.


Cordiali saluti

Nicola Cuomo



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