RISPOSTE ALLE GRIGLIE DA PARTE DEGLI OPERATORI-AMICI
RISPOSTE ALLE GRIGLIE DA PARTE DEGLI OPERATORI-AMICI
PAMELA : operatore-amica di Michele
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
Aver intrapreso questo percorso di formazione, mi ha aiutato molto a comprendere meglio la persona Michele, a costruire una migliore relazione interpersonale con lui, a vivere maggiori momenti di condivisione. Credo ci sia una migliore intesa tra di noi e credo che questo abbia contribuito ad aumentare la sua fiducia di Michele nei miei confronti.
Michele mi accoglie sempre con piacere, è più attento alle mie parole, mi ascolta di più, mi coinvolge in situazioni che sono per lui divertenti.
Considerare maggiormente le competenze di Michele, i suoi “sa fare”.
PUNTI DEBOLI:
E’ presente una mia difficoltà nel riuscire a “sganciarmi” da una attività programmata, perché mi da sicurezza. Questo mi porta spesso ad insistere sulla attività programmata anche quando si rivela inadeguata per il particolare momento. L’insicurezza di affrontare situazioni non programmate a volte mi impedisce di affrontare e sfruttare diverse situazioni.
Difficoltà a gestire e capire i momenti di forte agitazione.
Difficoltà a personalizzare gli interventi rispetto alle specificità delle persone con x fragile.
RESISTENZE:
Non sono riuscita a coinvolgere pienamente Michele in attività più strutturate (progetto macedonia, collage) nei confronti delle quali Michele ha manifestato disinteresse.
Alcune volte penso che il ruolo di “amico” non riesca a conciliarsi bene con quello di “adulto” che assumo nei confronti di alcuni comportamenti inadeguati di Michele ( il vietare ad esempio, non so se possa proprio rientrare nel ruolo di amico).
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
E’ presente con la mamma di Michele un rapporto di confronto aperto e sincero dei nostri punti di vista sulle situazioni che coinvolgono Michele.
Grande energia, sensibilità e partecipazione attiva nell’affrontare le situazioni che riguardano Michele.
Atteggiamento di fiducia che stimola Michele a misurarsi e a vivere nuove esperienze.
PUNTI DEBOLI:
Non ho riscontrato alcun punto debole nella mamma di Michele.
RESISTENZE:
Non ho riscontrato alcuna resistenza della mamma relativamente al rapporto con Michele e con l’educatore.
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
Ho riscontrato una maggiore disponibilità alla discussione rispetto agli interventi che la ricerca propone.
La presenza di altri bambini a scuola può favorire la nascita di relazioni (se opportunamente mediate), visto che Michele ricerca la presenza degli altri bambini.
PUNTI DEBOLI:
Coinvolgere Michele in attività insieme a tutta la classe.
Scarsi contatti e confronti con il team ricerca.
RESISTENZE:
Dilatare i tempi in cui Michele è in classe con i suoi compagni.
I tempi dell’organizzazione scolastica (gli insegnanti di Michele mi hanno detto che i tempi scolastici sono stretti per riuscire a rendere operativi gli interventi che la ricerca propone).
RICERCA:
PUNTI FORTI:
• Validissimo percorso di formazione-azione che permette a noi educatori di acquisire importanti principi pedagogici e di assimilarli attraverso l’esperienza pratica.
• Multidisciplinarietà: che consente di cogliere una realtà nella sua globalità.
• Costante monitoraggio degli interventi.
RESISTENZE:
Attualmente, personalizzare gli interventi rispetto alla specificità delle persone con x fragile.
CRISTINA: operatore-amica di Filippo
OPERATORE-AMICO
LINGUAGGIO
PUNTI FORTI:
- capacità di capire e farsi capire da Filippo
- consapevolezza nell’utilizzo di sempre più parole
- cercare sempre di imparare nuove modalità per lo sviluppo del linguaggio: canzoni, racconti, ecc...
PUNTI DEBOLI:
- la lingua
- mancanza di strumenti per lo sviluppo del linguaggio (diversità culturale)
RESISTENZE:
- insicurezza nell’utilizzo della lingua italiana
COMPORTAMENTO:
PUNTI FORTI:
- consapevolezza del proprio ruolo
- il comportamento con Filippo e con la famiglia in presenza di Filippo
- desiderio di imparare, formarsi e migliorare
PUNTI DEBOLI:
- la differenza di sesso (per esempio nel progetto per il controllo sfinterico...ecc...)
RESISTENZE:
- viaggio in treno più lungo del tempo trascorso con Filippo (anche se utilizzato per documentazione)
- difficoltà nel fare con lui e documentare (video) nello stesso tempo
AUTONOMIE:
PUNTI FORTI:
-non faccio per Filippo, ma con Filippo
PUNTI DEBOLI:
-controllo sfinterico di Filippo
RESISTENZE:
-pensare che certe cose non riesce a farle e poi rimanere stupita
RELAZIONI:
PUNTI FORTI:
- la relazione con Filippo è un elemento fortissimo per il progetto e quale permette di realizzare il tutto
APPRENDIMENTI:
PUNTI FORTI:
- creatività nel trovare e proporre a Filippo nuove attività in modi diversi, cercando un coinvolgimento maggiore ogni volta, tenendo sempre presenti strategie ed obbiettivi - progettualità
PUNTI DEBOLI:
- mancanza di comunicazione e collaborazione con la scuola per un lavoro continuo e coerente
RESISTENZE:
- avere pazienza per vedere i risultati
FAMIGLIA:
LINGUAGGIO:
PUNTI FORTI:
- utilizzo di modalità diverse di comunicazione con Filippo
- comunicazione affettiva: utilizzo di toni affettivi nella comunicazione verbale
RESISTENZE:
-cambio delle modalità direttive
COMPORTAMENTO:
PUNTI FORTI:
- messa in discussione
- capacità di sperimentare diverse strategie senza pregiudizi sul risultato
- nel rispettare le regole
PUNTI DEBOLI:
- a volte i genitori non la pensano uguale nello stesso tempo e chiedono cose “contraddittorie”
AUTONOMIE:
PUNTI FORTI:
- lasciano fare a Filippo
- implicare Filippo in quasi tutte le attività quotidiane
RELAZIONI:
PUNTI FORTI:
- relazione molto importante con tutta la famiglia che permette un’atmosfera di fiducia, “fare insieme”, piacere di stare insieme, desiderio di far vedere ai genitori quello che può o sa fare Filippo e ricevere dei feedback adatti
PUNTI DEBOLI:
- la relazione con il padre, dato il suo stato di salute: Filippo lo cerca moltissimo
RESISTENZE:
- la madre mi ha riferito che il modo di relazionarsi di altri parenti non è sempre adatto e per questo motivo si provano a limitare i contatti la dove si pensa difficile di spiegare come si deve fare
APPRENDIMENTI:
PUNTI FORTI:
- la capacità e la creatività di trovare o inventare nuovi modi per fare si che Filippo apprenda nuove cose
- capacità di mettere in pratica le strategie ed i progetti proposti con la ricerca
PUNTI DEBOLI:
- mancanza di comunicazione e collaborazione con la scuola
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
- il conoscere e stare insieme con i compagni
- Filippo va con piacere
PUNTI DEBOLI:
- non preparazione degli insegnanti
- ostilità nella comunicazione
- insegnanti permalosi
- difficoltà nel mettersi in discussione
- falsa modestia
- mettere in primo piano quello che Filippo “non sa o non può fare”
- mancanza di interesse per la ricerca
RESISTENZE:
- comunicazione deficitaria con la famiglia e l’Università
- scarsa collaborazione tra insegnanti
- mancanza di programmazione
- mancanza di documentazione
- mancanza di esperienza ma più che altro di interesse ed apertura da parte dell’insegnante di sostegno
RICERCA:
PUNTI FORTI:
- responsabilità scientifica
- documentazione
- monitoraggio della situazione
- far sentire sia famiglie che genitori un gruppo
- appoggio per famiglie ed operatori nei rapporti con le diverse istituzioni
LICIA: operatore-amica di Paolo e Alessandro
Paolo:
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• Grande amicizia nata fra Paolo e me. Al di là dei giorni prestabiliti per la ricerca, ci sentiamo spesso per salutarci;
• Paolo è molto collaborativo, non mi ha mai detto di no quando gli ho proposto delle attività;
• La famiglia è attentissima ai suoi bisogni e lo sostiene molto come sostiene me e le mie iniziative;
• Con Paolo mi sento a mio agio e vivo i nostri incontri come fosse veramente un amico che vado a trovare un paio di volte a settimana.
PUNTI DEBOLI:
• Paolo ha pochi amici, credo fondamentalmente due: Salvo e io. Da quando lo conosco ho sempre visto sul suo cellulare un solo nome (esclusi i familiari ovviamente): Salvo.
• Forse Paolo non ha preso molto seriamente gli impegni scolastici, non so quanto dipenda da lui e quanto dipenda dal fatto che gli insegnanti non pretendono nulla, anzi lo lasciano stare.
RESISTENZE:
La scuola non mi ha fornito i programmi scolastici che mi servono per il progetto raccoglitore; molti docenti scaricano le proprie responsabilità sull’insegnante di sostegno.
Alessandro:
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• La relazione affettiva molto forte che si è creata con Alessandro;
• La grande collaborazione e lo spirito di iniziativa della famiglia di Alessandro in tutti i momenti della ricerca;
• La continuità di ciò che faccio con Alessandro anche a casa in quanto sia io che i genitori adottiamo gli stessi “metodi”;
• Alessandro ha sicuramente percepito che intorno a sé si è creata una rete di persone che lavorano per lui e credo che questo sia motivante e gratificante e lo stimola a fare;
• Alessandro è molto socievole e simpatico e in tutti i posti in cui si reca con me o con la famiglia viene accolto con entusiasmo da tutti.
PUNTI DEBOLI:
• L’attaccamento di Alessandro ai suoi giochi solitari che non gli permette di interessarsi per molto tempo ad altre attività;
• Scarso interesse di Alessandro per le attività da seduto con carta, penne e colori, si stanca prestissimo;
• Forse sono io che non riesco certe volte a trovare il giusto modo per interessarlo e per allungare i suoi tempi di attenzione verso l’attività;
• Le tante paure di Alessandro lo bloccano, ma credo che abbia una riserva infinita di bellissime emozioni da vivere e da far vivere; bisogna trovare il modo giusto per farle venir fuori superando gradatamente le paure.
RESISTENZE:
• Una resistenza riguarda la scuola. In realtà delle tre insegnanti che seguono Alessandro, solo due sono refrattarie alla ricerca; l’insegnante di sostegno si sta rivelando molto collaborativa e sensibile al progetto. Fatto sta che gli unici momenti difficili che vive il bambino e gli unici episodi di aggressività si verificano sempre e solo a scuola!! A casa il bambino non è mai aggressivo,mai oppositivo,mai irrequieto e non toglie mai gli occhiali;
• La comunicazione spesso difettosa di Alessandro provoca delle resistenze nella maggior parte dei suoi coetanei. Il bambino certe volte abbraccia e bacia gli altri alunni con impeto, sicuramente per sopperire ad alcune mancanze linguistiche, ma ovviamente questo non viene capito dai suoi coetanei che si sentono quasi aggrediti.
SILVIA: operatore-amica di Alberto
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
1 prendo un impegno e lo porto a termine
2 molto critica verso me stessa
3 tante idee
PUNTI DEBOLI:
1 mi comporto ancora troppo da maestra con Alberto
2 tante idee, ma tanta confusione
3 mi blocco e non riesco a comunicare
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
1 disponibili
2 agiscono subito
3 ascoltano
4 sono sempre presenti
5 sono pazienti
tutti questi elementi creano un’armonia familiare che contribuisce a far diminuire l’ansia in Alberto; il suo comportamento è meno oppositivo e propenso all’ascolto; migliora il suo agire e la sua relazione con gli adulti.
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
1 buoni argomenti
2 laboratorio di musica
3 laboratorio di teatro
4 progetto orto
5 usano prima la pratica e poi la teoria
PUNTI DEBOLI:
hanno un buon metodo, ma non lo applicano in modo corretto
RESISTENZE:
hanno le loro idee e non cambiano, sono gli altri che devono adeguarsi
RICERCA:
PUNTI FORTI:
1 puntigliosa
2 precisa
3 preparata
4 flessibile
tutto ciò da origine ad un metodo con delle caratteristiche efficaci che permettono di individuare gli elementi necessari per poter personalizzare i progetti rivolti a bambini, ragazzi e adulti.
MARCO: operatore-amico di Giorgio
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• Penso di aver realizzato gli incontri in modo da creare sempre pomeriggi poco settoriali. In modo da integrare le varie componenti (orientamento, tempo, spesa , lavoro, amicizie) in modo piuttosto omogeneo.
• Penso di aver lavorato bene da subito sull'aspetto di socializzazione che è avvenuta con spontaneità e piacevolezza. Si è quindi potuto allargare il contesto da subito in modo da evitare il rischio della relazione duale costante tra op.amico e ragazzo.
PUNTI DEBOLI:
• Penso di non aver ancora dedicato al versante SCUOLA il tempo necessario. Conosco ancora ben poco del mondo di Giorgio a scuola, delle sue relazioni con gli insegnanti e i compagni, delle opposizioni che gli fanno.
• Ho impiegato molto più tempo sul versante LAVORO, ma anche il mondo SCUOLA richiede e richiederà attenzione e presenza
RESISTENZE:
Per impostazione e forma mentis non mi è stato facile abbandonare da subito i miei modi di lavorare e le mie idee su ciò che giova e non giova a Giorgio . Sono abituato a lavorare, a progettare, a fare supervisione in modo diverso. Ma ora sto comprendendo che aderire al protocollo di questa ricerca in modo scrupoloso mi è richiesto e va eseguito, sia per semplificare il percorso a tutte la parti in gioco, sia per garantire scientificità in sede di verifica dei risultati finali.
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
• La famiglia Di Giorgio ha educato ed educa Giorgio con uno stile educativo non antiquato, attento alle sue qualità personali e alle sue modalità di apprendimento.
• Inoltre il contesto familiare affettivo e relazionale in cui Giorgio vive è solido e qualitativamente ricco. Sono convinto che il setting positivo in cui lui ha vissuto e vive e lo stile educativo adottato coagiscano nel favorire sviluppo abilità, autostima e benessere di Giorgio
PUNTI DEBOLI:
E' possibile che la famiglia si trovi a dover fronteggiare l' ansia di vedere il proprio figlio in situazioni, contesti sociali, spaziali e temporali mai vissuti. Questa rappresenta un comprensibile componente dell'emotività genitoriale con la quale la famiglia dovrà confrontarsi consapevolmente, tenendola sempre monitorata perchè non diventi mai un fattore di criticità.
RESISTENZE:
Talvolta può non essere facile per la famiglia affidarsi con completa fiducia a figure di esperti esterni, che rigiocano o mettono in discussione le competenze acquisite in famiglia dal ragazzo.Sarà necessario anche mettere a punto insieme un ben delineato equilibrio temporale e teorico tra la ricerca e le attività che già Giorgio frequenta
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
Il tipo di scuola che Giorgio frequenta (cioè l'alberghiero) è forse l'indirizzo al quale è maggiormente portato. Ne parla spesso con fierezza e sembra attratto de quell'ambito lavorativo.
PUNTI DEBOLI:
Il particolare contesto scolastico del Marco Polo ha presentato problemi per Giorgio sia nel confronto con episodio di bullismo, sia nella "stagnazione" e nel metodo d'insegnamento di alcuni professori.
RESISTENZE:
La scula, e nella fattispecie il preside, nonostante le richieste e i diversi tentativi non voleva accettare che Giorgio partecipasse all'allestimento dei banchetti (neppure con l'aiuto di un educatore), per paura di responsabilità o perchè ha sottostimato il potenziale del ragazzo. Questo è avvenuto (con diverse scuse) per due anni, ostacolando quindi lo sviluppo pratico di Giorgio e generando rabbia e sfiducia nella famiglia
RICERCA:
PUNTI FORTI:
L'idea del rapporto operatore-ragazzo basato sull'amicizia non infantilizzante rappresenta un innegabile substrato con il quale il lavoro si può intendere e svolgere con grande spontaneità, ma essere comunque funzionale al raggiungimento di autonomie. Inoltre ritengo un punto forte l'orizzonte teorico e metodologico al quale la ricerca fa riferimento. Un altro aspetto che apprezzo molto è la continua propensione verso la pratica, verso il fare, inteso come porre in essere attività utili e sensate inserite anche socialmente.
PUNTI DEBOLI:
Talvolta riferirsi ai testi di riferimento della ricerca che abbiamo studiato non porta spunti trasferibili, perchè si riferisce ad un esperienza differente . I nostri interventi, prolungati per un anno e inseriti in un contesto di vita quotidiana dei ragazzi, presentano da un punto di vista pratico-relazionale problematiche differenti.
Non sempre le consegne su ciò che va fatto sono ben delineate, talvolta è anche non chiaro il confine del nostro livello di discrezionalità decisionale.
A volte gioverebbe una serie più sviluppata e particolareggiata di progetti pratici e di spunti e idee già realizzati o pensati ai quali riferirsi, per provarli con i ragazzi.Il fatto che oltre alla implementazione anche la ideazione e la progettazione sia compito dell'operatore comporta un aumento di impegno lavorativo richiesto, sia in termini qualitativi che quantitativi.
RESISTENZE:
Non so se il confine tra rigore e rigidità è condiviso o è stato sufficientemente tema di confronto tra le parti che operano nella ricerca.
LAURA: operatore-amica di Mauro
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• La complicità che rende uMichele il rapporto.
• La schiettezza nel fare delle scelte.
• La scoperta di abilità nuove di Mauro (pur conoscendolo da anni) e a sua volta la scoperta di nuove abilità mie.
• Spesso è lui che insegna a me e mi dirige.
• La capacità di utilizzare una “fantasia razionale” che possa condurre il ragazzo a raggiungere l’obiettivo.
• La dinamicità delle situazioni che, spesso, portano a nuove risoluzioni non ancora prese in considerazione.
PUNTI DEBOLI:
• Quando l’empatia è già forte si rischia di non definire al meglio il limite tra “amico e operatore”.
• A volte vi è la difficoltà nel mantenere un progetto che si era prefissato, dettata dalla vulnerabilità sia del ragazzo che dell’operatore.
RESISTENZE:
I pregiudizi che si hanno inizialmente possono essere un ostacolo nella relazione e rischiano di non sviluppare il “sa fare” del ragazzo.
Infatti con Mauro ho potuto sfatare miti che erano stati creati negli ambienti frequentati.
Del tipo: “Inviti il Mauro? Ma guarda che poi non ti diverti, devi badare solo a lui!”. Durante la mia festa di compleanno Mauro ha potuto sviluppare le sue abilità, essere parte di un gruppo.
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
• Conoscenza molto approfondita del figlio in tutte le sue attività.
• Preparata nel sapersi adattare alle situazioni e alle varianti della vita.
• Dinamica e attiva.
• Piena disponibilità nell’affrontare le situazioni.
• Pronta all’ascolto.
PUNTI DEBOLI: non ne ho riscontrati
RESISTENZE: non ne ho riscontrate
LAVORO:
PUNTI FORTI:
Apertura e ascolto di un nuovo progetto (come il progetto amico) che si prenda cura del ragazzo preso in questione
PUNTI DEBOLI:
• Nella situazione attuale di Mauro vi è una monotonia nei compiti temporanei affidatigli.
“Il ragazzo non riesce, quindi mettiamolo a fare cose semplici e fini sé stesse”.
(spingere carrozzine, misurare il cloro della piscina della casa di riposo)
• Mancanza di progettualità.
RESISTENZE:
• Da parte del personale vi è la paura delle responsabilità nei confronti del ragazzo.
• Timore di intralciare il lavoro della struttura. ( Si tende a dare mansioni non troppo importanti, quindi senza consequenzialità)
RICERCA:
PUNTI FORTI:
• Il sapersi confrontare con realtà diverse ma con problemi molto simili.
• Trovare problematiche insieme e provare a risolverle insieme.
• Proporre ipotesi e successivamente poterle verificare.
• Vantaggio della interdisciplinarietà.
RESISTENZE:
I tempi dei singoli casi non sono calibrati alle diverse situazioni ( il mondo della scuola è diverso dal mondo del lavoro).
E’ vero che abbiamo tempi limitati per la ricerca ma nello stesso tempo dovremmo anche prendere in considerazione i tempi degli enti con cui andiamo ad interagire.
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
Aver intrapreso questo percorso di formazione, mi ha aiutato molto a comprendere meglio la persona Michele, a costruire una migliore relazione interpersonale con lui, a vivere maggiori momenti di condivisione. Credo ci sia una migliore intesa tra di noi e credo che questo abbia contribuito ad aumentare la sua fiducia di Michele nei miei confronti.
Michele mi accoglie sempre con piacere, è più attento alle mie parole, mi ascolta di più, mi coinvolge in situazioni che sono per lui divertenti.
Considerare maggiormente le competenze di Michele, i suoi “sa fare”.
PUNTI DEBOLI:
E’ presente una mia difficoltà nel riuscire a “sganciarmi” da una attività programmata, perché mi da sicurezza. Questo mi porta spesso ad insistere sulla attività programmata anche quando si rivela inadeguata per il particolare momento. L’insicurezza di affrontare situazioni non programmate a volte mi impedisce di affrontare e sfruttare diverse situazioni.
Difficoltà a gestire e capire i momenti di forte agitazione.
Difficoltà a personalizzare gli interventi rispetto alle specificità delle persone con x fragile.
RESISTENZE:
Non sono riuscita a coinvolgere pienamente Michele in attività più strutturate (progetto macedonia, collage) nei confronti delle quali Michele ha manifestato disinteresse.
Alcune volte penso che il ruolo di “amico” non riesca a conciliarsi bene con quello di “adulto” che assumo nei confronti di alcuni comportamenti inadeguati di Michele ( il vietare ad esempio, non so se possa proprio rientrare nel ruolo di amico).
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
E’ presente con la mamma di Michele un rapporto di confronto aperto e sincero dei nostri punti di vista sulle situazioni che coinvolgono Michele.
Grande energia, sensibilità e partecipazione attiva nell’affrontare le situazioni che riguardano Michele.
Atteggiamento di fiducia che stimola Michele a misurarsi e a vivere nuove esperienze.
PUNTI DEBOLI:
Non ho riscontrato alcun punto debole nella mamma di Michele.
RESISTENZE:
Non ho riscontrato alcuna resistenza della mamma relativamente al rapporto con Michele e con l’educatore.
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
Ho riscontrato una maggiore disponibilità alla discussione rispetto agli interventi che la ricerca propone.
La presenza di altri bambini a scuola può favorire la nascita di relazioni (se opportunamente mediate), visto che Michele ricerca la presenza degli altri bambini.
PUNTI DEBOLI:
Coinvolgere Michele in attività insieme a tutta la classe.
Scarsi contatti e confronti con il team ricerca.
RESISTENZE:
Dilatare i tempi in cui Michele è in classe con i suoi compagni.
I tempi dell’organizzazione scolastica (gli insegnanti di Michele mi hanno detto che i tempi scolastici sono stretti per riuscire a rendere operativi gli interventi che la ricerca propone).
RICERCA:
PUNTI FORTI:
• Validissimo percorso di formazione-azione che permette a noi educatori di acquisire importanti principi pedagogici e di assimilarli attraverso l’esperienza pratica.
• Multidisciplinarietà: che consente di cogliere una realtà nella sua globalità.
• Costante monitoraggio degli interventi.
RESISTENZE:
Attualmente, personalizzare gli interventi rispetto alla specificità delle persone con x fragile.
CRISTINA: operatore-amica di Filippo
OPERATORE-AMICO
LINGUAGGIO
PUNTI FORTI:
- capacità di capire e farsi capire da Filippo
- consapevolezza nell’utilizzo di sempre più parole
- cercare sempre di imparare nuove modalità per lo sviluppo del linguaggio: canzoni, racconti, ecc...
PUNTI DEBOLI:
- la lingua
- mancanza di strumenti per lo sviluppo del linguaggio (diversità culturale)
RESISTENZE:
- insicurezza nell’utilizzo della lingua italiana
COMPORTAMENTO:
PUNTI FORTI:
- consapevolezza del proprio ruolo
- il comportamento con Filippo e con la famiglia in presenza di Filippo
- desiderio di imparare, formarsi e migliorare
PUNTI DEBOLI:
- la differenza di sesso (per esempio nel progetto per il controllo sfinterico...ecc...)
RESISTENZE:
- viaggio in treno più lungo del tempo trascorso con Filippo (anche se utilizzato per documentazione)
- difficoltà nel fare con lui e documentare (video) nello stesso tempo
AUTONOMIE:
PUNTI FORTI:
-non faccio per Filippo, ma con Filippo
PUNTI DEBOLI:
-controllo sfinterico di Filippo
RESISTENZE:
-pensare che certe cose non riesce a farle e poi rimanere stupita
RELAZIONI:
PUNTI FORTI:
- la relazione con Filippo è un elemento fortissimo per il progetto e quale permette di realizzare il tutto
APPRENDIMENTI:
PUNTI FORTI:
- creatività nel trovare e proporre a Filippo nuove attività in modi diversi, cercando un coinvolgimento maggiore ogni volta, tenendo sempre presenti strategie ed obbiettivi - progettualità
PUNTI DEBOLI:
- mancanza di comunicazione e collaborazione con la scuola per un lavoro continuo e coerente
RESISTENZE:
- avere pazienza per vedere i risultati
FAMIGLIA:
LINGUAGGIO:
PUNTI FORTI:
- utilizzo di modalità diverse di comunicazione con Filippo
- comunicazione affettiva: utilizzo di toni affettivi nella comunicazione verbale
RESISTENZE:
-cambio delle modalità direttive
COMPORTAMENTO:
PUNTI FORTI:
- messa in discussione
- capacità di sperimentare diverse strategie senza pregiudizi sul risultato
- nel rispettare le regole
PUNTI DEBOLI:
- a volte i genitori non la pensano uguale nello stesso tempo e chiedono cose “contraddittorie”
AUTONOMIE:
PUNTI FORTI:
- lasciano fare a Filippo
- implicare Filippo in quasi tutte le attività quotidiane
RELAZIONI:
PUNTI FORTI:
- relazione molto importante con tutta la famiglia che permette un’atmosfera di fiducia, “fare insieme”, piacere di stare insieme, desiderio di far vedere ai genitori quello che può o sa fare Filippo e ricevere dei feedback adatti
PUNTI DEBOLI:
- la relazione con il padre, dato il suo stato di salute: Filippo lo cerca moltissimo
RESISTENZE:
- la madre mi ha riferito che il modo di relazionarsi di altri parenti non è sempre adatto e per questo motivo si provano a limitare i contatti la dove si pensa difficile di spiegare come si deve fare
APPRENDIMENTI:
PUNTI FORTI:
- la capacità e la creatività di trovare o inventare nuovi modi per fare si che Filippo apprenda nuove cose
- capacità di mettere in pratica le strategie ed i progetti proposti con la ricerca
PUNTI DEBOLI:
- mancanza di comunicazione e collaborazione con la scuola
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
- il conoscere e stare insieme con i compagni
- Filippo va con piacere
PUNTI DEBOLI:
- non preparazione degli insegnanti
- ostilità nella comunicazione
- insegnanti permalosi
- difficoltà nel mettersi in discussione
- falsa modestia
- mettere in primo piano quello che Filippo “non sa o non può fare”
- mancanza di interesse per la ricerca
RESISTENZE:
- comunicazione deficitaria con la famiglia e l’Università
- scarsa collaborazione tra insegnanti
- mancanza di programmazione
- mancanza di documentazione
- mancanza di esperienza ma più che altro di interesse ed apertura da parte dell’insegnante di sostegno
RICERCA:
PUNTI FORTI:
- responsabilità scientifica
- documentazione
- monitoraggio della situazione
- far sentire sia famiglie che genitori un gruppo
- appoggio per famiglie ed operatori nei rapporti con le diverse istituzioni
LICIA: operatore-amica di Paolo e Alessandro
Paolo:
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• Grande amicizia nata fra Paolo e me. Al di là dei giorni prestabiliti per la ricerca, ci sentiamo spesso per salutarci;
• Paolo è molto collaborativo, non mi ha mai detto di no quando gli ho proposto delle attività;
• La famiglia è attentissima ai suoi bisogni e lo sostiene molto come sostiene me e le mie iniziative;
• Con Paolo mi sento a mio agio e vivo i nostri incontri come fosse veramente un amico che vado a trovare un paio di volte a settimana.
PUNTI DEBOLI:
• Paolo ha pochi amici, credo fondamentalmente due: Salvo e io. Da quando lo conosco ho sempre visto sul suo cellulare un solo nome (esclusi i familiari ovviamente): Salvo.
• Forse Paolo non ha preso molto seriamente gli impegni scolastici, non so quanto dipenda da lui e quanto dipenda dal fatto che gli insegnanti non pretendono nulla, anzi lo lasciano stare.
RESISTENZE:
La scuola non mi ha fornito i programmi scolastici che mi servono per il progetto raccoglitore; molti docenti scaricano le proprie responsabilità sull’insegnante di sostegno.
Alessandro:
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• La relazione affettiva molto forte che si è creata con Alessandro;
• La grande collaborazione e lo spirito di iniziativa della famiglia di Alessandro in tutti i momenti della ricerca;
• La continuità di ciò che faccio con Alessandro anche a casa in quanto sia io che i genitori adottiamo gli stessi “metodi”;
• Alessandro ha sicuramente percepito che intorno a sé si è creata una rete di persone che lavorano per lui e credo che questo sia motivante e gratificante e lo stimola a fare;
• Alessandro è molto socievole e simpatico e in tutti i posti in cui si reca con me o con la famiglia viene accolto con entusiasmo da tutti.
PUNTI DEBOLI:
• L’attaccamento di Alessandro ai suoi giochi solitari che non gli permette di interessarsi per molto tempo ad altre attività;
• Scarso interesse di Alessandro per le attività da seduto con carta, penne e colori, si stanca prestissimo;
• Forse sono io che non riesco certe volte a trovare il giusto modo per interessarlo e per allungare i suoi tempi di attenzione verso l’attività;
• Le tante paure di Alessandro lo bloccano, ma credo che abbia una riserva infinita di bellissime emozioni da vivere e da far vivere; bisogna trovare il modo giusto per farle venir fuori superando gradatamente le paure.
RESISTENZE:
• Una resistenza riguarda la scuola. In realtà delle tre insegnanti che seguono Alessandro, solo due sono refrattarie alla ricerca; l’insegnante di sostegno si sta rivelando molto collaborativa e sensibile al progetto. Fatto sta che gli unici momenti difficili che vive il bambino e gli unici episodi di aggressività si verificano sempre e solo a scuola!! A casa il bambino non è mai aggressivo,mai oppositivo,mai irrequieto e non toglie mai gli occhiali;
• La comunicazione spesso difettosa di Alessandro provoca delle resistenze nella maggior parte dei suoi coetanei. Il bambino certe volte abbraccia e bacia gli altri alunni con impeto, sicuramente per sopperire ad alcune mancanze linguistiche, ma ovviamente questo non viene capito dai suoi coetanei che si sentono quasi aggrediti.
SILVIA: operatore-amica di Alberto
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
1 prendo un impegno e lo porto a termine
2 molto critica verso me stessa
3 tante idee
PUNTI DEBOLI:
1 mi comporto ancora troppo da maestra con Alberto
2 tante idee, ma tanta confusione
3 mi blocco e non riesco a comunicare
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
1 disponibili
2 agiscono subito
3 ascoltano
4 sono sempre presenti
5 sono pazienti
tutti questi elementi creano un’armonia familiare che contribuisce a far diminuire l’ansia in Alberto; il suo comportamento è meno oppositivo e propenso all’ascolto; migliora il suo agire e la sua relazione con gli adulti.
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
1 buoni argomenti
2 laboratorio di musica
3 laboratorio di teatro
4 progetto orto
5 usano prima la pratica e poi la teoria
PUNTI DEBOLI:
hanno un buon metodo, ma non lo applicano in modo corretto
RESISTENZE:
hanno le loro idee e non cambiano, sono gli altri che devono adeguarsi
RICERCA:
PUNTI FORTI:
1 puntigliosa
2 precisa
3 preparata
4 flessibile
tutto ciò da origine ad un metodo con delle caratteristiche efficaci che permettono di individuare gli elementi necessari per poter personalizzare i progetti rivolti a bambini, ragazzi e adulti.
MARCO: operatore-amico di Giorgio
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• Penso di aver realizzato gli incontri in modo da creare sempre pomeriggi poco settoriali. In modo da integrare le varie componenti (orientamento, tempo, spesa , lavoro, amicizie) in modo piuttosto omogeneo.
• Penso di aver lavorato bene da subito sull'aspetto di socializzazione che è avvenuta con spontaneità e piacevolezza. Si è quindi potuto allargare il contesto da subito in modo da evitare il rischio della relazione duale costante tra op.amico e ragazzo.
PUNTI DEBOLI:
• Penso di non aver ancora dedicato al versante SCUOLA il tempo necessario. Conosco ancora ben poco del mondo di Giorgio a scuola, delle sue relazioni con gli insegnanti e i compagni, delle opposizioni che gli fanno.
• Ho impiegato molto più tempo sul versante LAVORO, ma anche il mondo SCUOLA richiede e richiederà attenzione e presenza
RESISTENZE:
Per impostazione e forma mentis non mi è stato facile abbandonare da subito i miei modi di lavorare e le mie idee su ciò che giova e non giova a Giorgio . Sono abituato a lavorare, a progettare, a fare supervisione in modo diverso. Ma ora sto comprendendo che aderire al protocollo di questa ricerca in modo scrupoloso mi è richiesto e va eseguito, sia per semplificare il percorso a tutte la parti in gioco, sia per garantire scientificità in sede di verifica dei risultati finali.
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
• La famiglia Di Giorgio ha educato ed educa Giorgio con uno stile educativo non antiquato, attento alle sue qualità personali e alle sue modalità di apprendimento.
• Inoltre il contesto familiare affettivo e relazionale in cui Giorgio vive è solido e qualitativamente ricco. Sono convinto che il setting positivo in cui lui ha vissuto e vive e lo stile educativo adottato coagiscano nel favorire sviluppo abilità, autostima e benessere di Giorgio
PUNTI DEBOLI:
E' possibile che la famiglia si trovi a dover fronteggiare l' ansia di vedere il proprio figlio in situazioni, contesti sociali, spaziali e temporali mai vissuti. Questa rappresenta un comprensibile componente dell'emotività genitoriale con la quale la famiglia dovrà confrontarsi consapevolmente, tenendola sempre monitorata perchè non diventi mai un fattore di criticità.
RESISTENZE:
Talvolta può non essere facile per la famiglia affidarsi con completa fiducia a figure di esperti esterni, che rigiocano o mettono in discussione le competenze acquisite in famiglia dal ragazzo.Sarà necessario anche mettere a punto insieme un ben delineato equilibrio temporale e teorico tra la ricerca e le attività che già Giorgio frequenta
SCUOLA:
PUNTI FORTI:
Il tipo di scuola che Giorgio frequenta (cioè l'alberghiero) è forse l'indirizzo al quale è maggiormente portato. Ne parla spesso con fierezza e sembra attratto de quell'ambito lavorativo.
PUNTI DEBOLI:
Il particolare contesto scolastico del Marco Polo ha presentato problemi per Giorgio sia nel confronto con episodio di bullismo, sia nella "stagnazione" e nel metodo d'insegnamento di alcuni professori.
RESISTENZE:
La scula, e nella fattispecie il preside, nonostante le richieste e i diversi tentativi non voleva accettare che Giorgio partecipasse all'allestimento dei banchetti (neppure con l'aiuto di un educatore), per paura di responsabilità o perchè ha sottostimato il potenziale del ragazzo. Questo è avvenuto (con diverse scuse) per due anni, ostacolando quindi lo sviluppo pratico di Giorgio e generando rabbia e sfiducia nella famiglia
RICERCA:
PUNTI FORTI:
L'idea del rapporto operatore-ragazzo basato sull'amicizia non infantilizzante rappresenta un innegabile substrato con il quale il lavoro si può intendere e svolgere con grande spontaneità, ma essere comunque funzionale al raggiungimento di autonomie. Inoltre ritengo un punto forte l'orizzonte teorico e metodologico al quale la ricerca fa riferimento. Un altro aspetto che apprezzo molto è la continua propensione verso la pratica, verso il fare, inteso come porre in essere attività utili e sensate inserite anche socialmente.
PUNTI DEBOLI:
Talvolta riferirsi ai testi di riferimento della ricerca che abbiamo studiato non porta spunti trasferibili, perchè si riferisce ad un esperienza differente . I nostri interventi, prolungati per un anno e inseriti in un contesto di vita quotidiana dei ragazzi, presentano da un punto di vista pratico-relazionale problematiche differenti.
Non sempre le consegne su ciò che va fatto sono ben delineate, talvolta è anche non chiaro il confine del nostro livello di discrezionalità decisionale.
A volte gioverebbe una serie più sviluppata e particolareggiata di progetti pratici e di spunti e idee già realizzati o pensati ai quali riferirsi, per provarli con i ragazzi.Il fatto che oltre alla implementazione anche la ideazione e la progettazione sia compito dell'operatore comporta un aumento di impegno lavorativo richiesto, sia in termini qualitativi che quantitativi.
RESISTENZE:
Non so se il confine tra rigore e rigidità è condiviso o è stato sufficientemente tema di confronto tra le parti che operano nella ricerca.
LAURA: operatore-amica di Mauro
OPERATORE-AMICO
PUNTI FORTI:
• La complicità che rende uMichele il rapporto.
• La schiettezza nel fare delle scelte.
• La scoperta di abilità nuove di Mauro (pur conoscendolo da anni) e a sua volta la scoperta di nuove abilità mie.
• Spesso è lui che insegna a me e mi dirige.
• La capacità di utilizzare una “fantasia razionale” che possa condurre il ragazzo a raggiungere l’obiettivo.
• La dinamicità delle situazioni che, spesso, portano a nuove risoluzioni non ancora prese in considerazione.
PUNTI DEBOLI:
• Quando l’empatia è già forte si rischia di non definire al meglio il limite tra “amico e operatore”.
• A volte vi è la difficoltà nel mantenere un progetto che si era prefissato, dettata dalla vulnerabilità sia del ragazzo che dell’operatore.
RESISTENZE:
I pregiudizi che si hanno inizialmente possono essere un ostacolo nella relazione e rischiano di non sviluppare il “sa fare” del ragazzo.
Infatti con Mauro ho potuto sfatare miti che erano stati creati negli ambienti frequentati.
Del tipo: “Inviti il Mauro? Ma guarda che poi non ti diverti, devi badare solo a lui!”. Durante la mia festa di compleanno Mauro ha potuto sviluppare le sue abilità, essere parte di un gruppo.
FAMIGLIA:
PUNTI FORTI:
• Conoscenza molto approfondita del figlio in tutte le sue attività.
• Preparata nel sapersi adattare alle situazioni e alle varianti della vita.
• Dinamica e attiva.
• Piena disponibilità nell’affrontare le situazioni.
• Pronta all’ascolto.
PUNTI DEBOLI: non ne ho riscontrati
RESISTENZE: non ne ho riscontrate
LAVORO:
PUNTI FORTI:
Apertura e ascolto di un nuovo progetto (come il progetto amico) che si prenda cura del ragazzo preso in questione
PUNTI DEBOLI:
• Nella situazione attuale di Mauro vi è una monotonia nei compiti temporanei affidatigli.
“Il ragazzo non riesce, quindi mettiamolo a fare cose semplici e fini sé stesse”.
(spingere carrozzine, misurare il cloro della piscina della casa di riposo)
• Mancanza di progettualità.
RESISTENZE:
• Da parte del personale vi è la paura delle responsabilità nei confronti del ragazzo.
• Timore di intralciare il lavoro della struttura. ( Si tende a dare mansioni non troppo importanti, quindi senza consequenzialità)
RICERCA:
PUNTI FORTI:
• Il sapersi confrontare con realtà diverse ma con problemi molto simili.
• Trovare problematiche insieme e provare a risolverle insieme.
• Proporre ipotesi e successivamente poterle verificare.
• Vantaggio della interdisciplinarietà.
RESISTENZE:
I tempi dei singoli casi non sono calibrati alle diverse situazioni ( il mondo della scuola è diverso dal mondo del lavoro).
E’ vero che abbiamo tempi limitati per la ricerca ma nello stesso tempo dovremmo anche prendere in considerazione i tempi degli enti con cui andiamo ad interagire.
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