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Messaggio  Admin Dom Mag 29, 2011 1:49 am

Giacomo ha 25 anni e il suo operatore-amico è Francesco

Il 7 febbraio Francesco, l’operatore amico di Giacomo scrive alla dott.ssa Imola:

Buongiono Alice, ho ricevuto dalla famiglia Liveri la relazione del Prof. Cuomo e dopo averla letta attentamente mi sono confrontato con la mamma chiedendole una maggiore comunicazione e collaborazione con me, in quanto è abbastanza spaventata e ritiene di non riuscire a cambiare così radicalmente la vita di Giacomo, mostrando una particolare preoccupazione verso un eventuale allontanamento di G. dalle attività (prettamente manuali) che svolge presso il CIM a Ghilarza. La scorsa settimana la mamma ha detto a G. che la cugina aveva bisogno di aiuto in negozio e lo ha fatto iniziare mandandolo a riordinare gli scaffali e ad aiutare nella pulizia degli ambienti per 3 ore, due volte alla settimana senza però confrontarsi con me. Ritengo che sarebbe meglio condividere l'inizio di questo percorso e darmi la possibilità di prendere per primo i contatti con la padrona del negozio, per spiegarle il senso dell'inserimento di G. e per indicarle come cercare di rapportarsi con lui. Ritengo inoltre sia più giusto che G. venga retribuito dalla negoziante e non dalla mamma, come invece sta accadendo. Mercoledi 9 c.m. sarò da loro e mi confronterò sia con i genitori che con la cugina , padrona del negozio. Vorrei sottolineare loro che sarebbe preferibile un maggiore confronto con me prima di intraprendere delle iniziative in modo da avere una direzione comune nello sviluppo del progetto. Posso procedere in questo modo? La madre ha inoltre mostrato una particolare preoccupazione verso un eventuale allontanamento di giacomo dalle attività che svolge presso la ASL ( lavori manuali).

La dott.ssa risponde:


Carissimo Francesco,
le preoccupazioni della madre sono relative all'ASL. Per quanto ci riguarda noi siamo sempre in collaborazione con le ASL e lo puoi leggere nella premessa metodologica che ha inviato Cuomo nella relazione. Le nostre finalità sono quelle di lavorare in sinergia con le strutture locali. Pertanto le preoccupazioni non esistono, ma sono forse prudenze.
Per quanto riguarda il tuo ruolo hai assolutamente ragione tu. Loro devono collaborare essendo aderenti al nostro progetto. Il tuo ruolo è quello di sottolineare alla famiglia gli allontanamenti da quanto pattuito. I tuoi supervisori siamo noi e non la famiglia. Per quanto riguarda i soldi li deve ricevere non dai genitori, ma indirettamente dalla cugina-datrice di lavoro. Per quanto riguarda l'inizio del lavoro lo devi preparare prima tu. Sottolinea che l'azione della madre sta producendo un "sabotaggio" al progetto e a te.
Devi essere chiaro e sereno.
Ciao
Alice Imola

Il 19 febbraio, Francesco scrive alla dott.ssa Imola
Gent.ma Alice
Seguendo le vostre indicazioni abbiamo stabilito e chiarito con la famiglia i ruoli e l’importanza di una collaborazione e condivisione di tutte le azioni mirate allo sviluppo del progetto. Ho effettuato un colloquio con la cugina-datrice di lavoro durante il quale ho spiegato l’importanza del suo ruolo e stabilito quali saranno le modalità di inserimento di Giacomo nel contesto lavorativo. Ho avuto modo di effettuare un sopralluogo sul posto di lavoro e ho potuto rendermi conto che i ritmi lavorativi e di accesso dei clienti è relativamente limitato. Con la cugina si è stabilito che nel primo periodo di inserimento Giacomo si occuperà prevalentemente di riordinare gli scaffali, aggiungere gli articoli mancanti, applicare i prezzi e spolverare i ripiani e i mobili presenti nel negozio. ( la cugina si impegna a far in modo che Giacomo trovi dal suo ingresso a lavoro delle situazioni che prevedano da subito un suo impegno e che lo tengano occupato per tutta la durata del lavoro). Si è stabilito inoltre come da vostra indicazione che la paga sarà percepita dal datore di lavoro e non più dal genitore. (G. fa un continuo riferimento ai soldi e alla paga che andrà a percepire). Giacomo ha accettato da subito con entusiasmo il suo inserimento lavorativo, mostrando puntualità nel rispetto degli orari e una ricerca della precisione nello svolgimento delle mansioni. Ho potuto notare che i clienti si complimentano con Giacomo per il lavoro contribuendo ad aumentare la sua autostima e aiutandoci a rinforzare il messaggio di necessità di un suo aiuto all’interno del negozio. Conoscendo tutte le persone che accedono al negozio spesso ho notato degli atteggiamenti da parte di G. che possono apparire inadeguati..(spesso si rivolge ai clienti in modo estremamente confidenziale e amichevole, cercando di portare sempre il discorso verso degli argomenti infantili o particolarmente inadatti che lui ha…). Come posso intervenire in questo caso?
A presto…saluti

Il 22 febbraio la dott.ssa Imola risponde:
Gentilissimo Francesco,
il nostro tipo di intervento è anche contestuale per cui visto che i clienti non sono moltissimi bisognerà pazientemente informarli che rispondere in maniera infantile al ragazzo propone gravi rischi di danneggiamento e chiedere quindi anche al contesto (in questo caso i clienti) una collaborazione. Per quanto riguarda l'organizzazione degli oggetti ricordati quando verrai a Sesto Fiorentino che possiamo farti vedere le modalità per l'organizzazione degli spazi e delle merci che propongono una memoria esterna. Verrai a Sesto Fiorentino?
Un saluto
Alice Imola

Il 28 marzo Francesco, scrive ad Alice Imola, sua tutor:


Gent.ma Alice..
come stabilito in supervisione ho confermato ai genitori di Giacomo che sarò presente alle attività di "lavoro" al negozio solo una volta alla settimana in modo da poter sviluppare e applicare le strategie anche in altri contesti.( tempo, denaro ecc).. ho chiesto a giacomo se mercoledì mattina poteva farmi compagnia per fare degli acquisti visto che sono da solo, nessuno mi accompagna, e vorrei dei consigli su cosa prendere e sul centro commerciale da visitare ( si trova più vicino alla sua zona, ci va spesso con i genitori e ho fatto finta di non sapere che negozi ci son dentro). ho proposto visto che ha guadagnato il suo primo stipendio di cercare qualcosa anche per lui e di acquistarlo insieme ed ha accettato con entusiasmo..cercherò di prolungare il nostro incontro fino all'ora di pranzo in modo da creare la situazione di doverci fermare a mangiare fuori..può andare bene come strategia? attendo indicazioni..
un saluto.. e buon lavoro...

La dott.ssa Imola risponde:
Gentilissimo Francesco,
va benissimo. Fammi sapere com'è andata
Ciao
Alice


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