X Fragile - Il Filo di Arianna
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

FILIPPO 2 -PARTE PRIMA-

Andare in basso

FILIPPO 2 -PARTE PRIMA- Empty FILIPPO 2 -PARTE PRIMA-

Messaggio  Admin Mar Giu 15, 2010 5:19 pm

L11 gennaio 2010 la mamma di Filippo scrive:

Gentilissimo Prof. Cuomo
le invio le osservazioni fatte dalla maestra di sostegno dott.ssa Rossi nel mese scorso. Nell'attesa di inviarle presto le nostre osservazioni,
Le porgo cordiali saluti.

Osservazioni della Dott.ssa Rossi:

25/11/09

LAVORI CON LA PASTA DI SALE

Spiego a Filippo che oggi faremo le lettere dell’alfabeto con la pasta di sale. Ad ogni bambino viene consegnato un pezzo di pasta da manipolare. Con F. decidiamo che faremo la pizza per il suo amico , motivato da questo gioco rimane qualche minuto sull’attività e si dedica alla manipolazione. F. si distrae facilmente, ma è interessato all’attività: si sposta per osservare i lavori dei compagni e gioca un po’ insieme al suo amico B. Facciamo delle letterine con gli stampini, poi le mettiamo ad asciugare sul termosifone, F. si diverte a riconoscerle. Le letterine verranno poi colorate e appese come decorazioni natalizie.

PROVE CANTI DI NATALE

Durante le prove svolte in classe F. è piuttosto sereno e partecipe. Come sempre tiene davanti a sé un libro, ma lo sfoglia distrattamente e presta attenzione al maestro e ai compagni che cantano. Muove la bocca come se cantasse, ma ancora non conosce le parole, prende le mie mani e le fa battere a tempo insieme alle sue. Nel corso delle prove nell’aula di musica invece è più nervoso perché ci sono anche i bambini di terza con tutti gli insegnanti. L’attività è già stata descritta in precedenza a F. e ormai conosce sia alunni che insegnanti, ma nonostante ciò inizialmente tenta di isolarsi affacciandosi alla finestra. Nella parte finale delle prove, quando si cantano le canzoni che gli piacciono, F. si avvicina ai compagni, ride, salta e batte le mani.

26/11/09

SCRITTURA DI UNA STORIA CON RELATIVI DISEGNI

Per presentare la lettera M partiamo da una storia in cui ad ogni frase è abbinato un disegno.
Io scrivo la storia mentre Filippo. osserva la lavagna e si diverte ad individuare la lettera M. Si avvicina alla lavagna e la indica. Oggi Filippo ha voglia di muoversi, vorrebbe girare per la stanza, ma non è nervoso, è sereno e sorridente.

CANZONE HO ALELE CON LA M

Filippo partecipa divertito, la canzone gli piace molto, ma in genere aspetta che gli altri abbiano finito di cantare e poi canta lui.

GIOCO “PASSA LA BOMBA”

Quando il maestro dice “passa la bomba” il bambino che viene scelto deve dire una parola con la M e poi “passare la bomba” a un compagno, che a sua volta, dirà una parola con la M, Filippo dice “mamma”.

GIOCO DEL MIMO

il gioco si svolge nell’aula di psicomotricità. Ogni bambino, a turno, fa il mimo, gli altri devono indovinare Filippo rimane fuori dal gruppo, vuole stare steso su un tappetone, però, di tanto in tanto, si avvicina al bambino che fa il mimo per fargli degli scherzi. Alla fine dell’ora, spronato dall’insegnante, decide di mimare il maiale e ne fa il verso.

27/11/09

PRESENTAZIONE DELLE SILLABE MA ME MI MO MU TRAMITE DRAMMATIZZAZIONI

Partendo da parole che iniziano con le sillabe della M i bambini drammatizzano brevi racconti.
Filippo è interessato, ma preferisce rimanere in disparte, partecipa poco, ma osserva.

BASKET

Filippo partecipa un po’ all’inizio della lezione, poi si mette seduto per terra un po’ in disparte e accetta di giocare solo con me, con il pallone. Mi accorgo che riesce ad afferrarlo ripetutamente con due mani, mentre fino a poco tempo fa, se gli tiravo la palla la lasciava cadere.

1/12/09

I BISCOTTI

Inizialmente l’insegnante invita i bambini a disporsi in cerchio e spiega loro che andremo in cucina e faremo dei biscotti (oggi è stata presentata alla classe la lettera B). Viene illustrato il procedimento e si elencano gli ingredienti necessari.

2/12/09 Filippo assente.

3/12/09 Filippo assente.

MATEMATICA: NUMERI DA 0 A 2

Ai bambini viene chiesto di contare le parti del proprio corpo, per lo zero si parte dalle loro proposte, per esempio hanno zero becchi, zero ali, zero piume, ecc. Per l’uno: un naso, per il due: due occhi, due orecchie, ecc.
Le varie parti del corpo vengono poi disegnate sul quaderno e accanto viene scritto il numero.
In seguito abbiamo creato le scatole dello zero e dell’uno: l’insegnante ha preparato due scatole di scarpe, nella prima sono state messe delle buste con zero oggetti (partendo dalle proposte dei bambini e prendendo come riferimento la classe si è stabilito che ci sono zero coccodrilli, zero bambini con due teste, ecc.). nella scatola dell’uno sono state inserite buste contenenti un oggetto che i bambini hanno trovato in classe.

9/12/09

PRESENTAZIONE DELLA LETTERA D SCRITTURA DELLA STORIA DI DRACULA

Filippo è di buon umore, ride e canta l’alfabeto in inglese,ma partecipa poco alla lettura/scrittura/disegno della storia.

PROVE DEI CANTI PER LA RECITA

Filippo si isola alla finestra, si unisce ai compagni solo se stimolato dalle insegnanti e se sta vicino a loro. In questo modo canta un po’.

10/12/09

LETTURA DELLA FAVOLA DI DUMBO

Filippo tiene, come sempre, un libro aperto davanti a se, ma segue la narrazione della favola, che gli è stata già letta precedentemente dalla mamma.

RITAGLIARE, INCOLLARE E COLORARE LA LETTERA D

L’attenzione e la partecipazione di Filippo. aumentano con l’utilizzo di prompt fisici: io e Filippo. siamo seduti sulla stessa sedia, Filippo tiene il foglio e io ritaglio la lettera D, in questo modo il bambino si interessa all’attività di ritaglio, prende le forbici, ma le utilizza con due mani (poi a ricreazione, utilizzando questa tecnica taglierà, per aprirla, la busta che contiene il panino). Quando passiamo alla coloritura, Filippo osserva prima me, poi colora la D anche all’interno. Gli spiego, con l’aiuto di una letterina fatta con la pasta di sale, che all’interno della D c’è un buco, quindi non va colorata, F. ci infila un dito e ci gioca.

11/12/09

LETTURA, DRAMMATIZZAZIONE E DISEGNI DELLA FAVOLA DEI TRE PORCELLINI

In biblioteca la maestra legge la favola, Filippo sta seduto e sembra distratto, ma poi dimostrerà di aver ascoltato. Al momento della drammatizzazione dimostra entusiasmo e comincia a girare per la stanza. La maestra lo coinvolge chiedendogli di fare il lupo e gli suggerisce le battute, Filippo mantiene le distanze, ma fa il verso del lupo e si massaggia lo stomaco dicendo “ho fame!”, poi soffia come per buttare giù la porta della casetta dei tre porcellini. Ad un certo punto però si stanca e non vuole più partecipare, si mette seduto in fondo alla stanza. Al momento degli applausi si avvicina di nuovo ai compagni e batte le mani.
Torniamo in classe per fare i disegni, ma Filippo non si interessa a questa fase, gli mostro le immagini in sequenza e gli spiego che a casa dovrà far corrispondere ogni porcellino alla sua casetta. Filppo mi ascolta e mi rivolge lo sguardo, la favola sembra essergli piaciuta.

BASKET

F. osserva gli altri bambini che giocano, ma mentre di solito vuole stare seduto sulla panchina in disparte, oggi sta vicino al canestro ed esulta ogni volta che un compagno tira la palla. Il bambino si avvicina all’insegnante di basket e vuole giocare con lei, si esclude dai giochi di gruppo. Verso la fine dell’ora vuole stare seduto sulla panchina, è stanco.

15/12/09

IL NUMERO 3

L’insegnante invita i bambini a disporsi in cerchio, poi forma dei gruppi da 3, ogni gruppo ha il compito di trovare tre oggetti che siano in relazione tra loro e che verranno riposti nella scatola del tre. Spiego l’esercizio a Filippo, ricordandogli che lo ha già svolto a casa con la mamma, gli dico che se vuole può mettersi in gruppo con B. e J., gli amici che preferisce. In un primo momento il bambino si avvicina ai compagni (sempre tenendo in mano un libro aperto) e sembra disposto a partecipare, poi però quando si crea più confusione (i bambini girano per l’aula cercando gli oggetti) si isola, si siede per terra, e nonostante anche i compagni cerchino di coinvolgerlo prendendolo per mano, rifiuta di fare l’attività. Cercati gli oggetti la maestra invita di nuovo i bambini a disporsi in cerchio per esaminare il lavoro dei vari gruppi, porto Filippo a sedere vicino a J. e lui le accarezza i capelli.

PROVE PER LA RECITA DI NATALE

Inizialmente Filippo non vuole partecipare e devo tenerlo vicino a me stringendogli la mano, poi si entusiasma perché ormai conosce le canzoni, si mette davanti al coro, salta, ride e batte le mani. Alterna momenti di entusiasmo ad altri in cui vuole sedersi in disparte.

16/12/09

LETTURA DI UN FUMETTO DI TOPOLINO (PER LA LETTERA T)

Il maestro distribuisce le fotocopie di un fumetto di Topolino e ogni alunno segue la lettura sulla sua copia osservando le immagini. Per attirare l’attenzione di Filippo sui dettagli utilizzo la lente di ingrandimento, poiché il fumetto è molto piccolo.
Filippo è molto attratto dalla lente, la usa in un primo momento per osservare i compagni e li saluta, poi la utilizziamo per seguire il fumetto. Inizialmente funziona e Filippo segue la storia, ma essendo abbastanza lunga, dopo un po’ l’attenzione cala.

PROVE RECITA

Meglio di ieri, Filippo rimane nel coro, all’inizio trattenuto da me, poi attratto dai tamburi.

17/12/09

COLLAGE CON LA LOCANDINA DELLA RECITA DI NATALE

Il maestro distribuisce ad ogni bambino una fotocopia che riproduce la locandina della recita di Natale (che faremo nel pomeriggio).
Tengo Filippo seduto vicino a me, intanto ritaglio l’immagine dell’uomo e del bambino, Filippo tiene il foglio. Lavorando a stretto contatto fisico il bambino è molto più coinvolto. Incolliamo le immagini( F. mette la colla), poi ritagliamo anche delle scritte, il bambino è molto interessato. Coloriamo con i colori a cera, io uso un colore e Filippo un altro, poi passiamo la colla con i brillantini. Nell’insieme la partecipazione di Filippo è stata buona.

REALIZZAZIONE DI UN CARTELLONE CON LE ATTIVITA’ DELLA GIORNATA

Filippo è piuttosto partecipe, osserva le sue foto e sceglie il colore per la scritta, di tanto in tanto si allontana, ma poi torna e mi abbraccia. Dopo un quarto d’ora circa si stanca, prende un tamburello e si siede in disparte.

18/12/09

REALIZZAZIONE DI UN DISEGNO SULLA NEVE

Oggi nevica, i bambini sono entusiasti, usciamo in giardino per fargli toccare la neve. Filippo rincorre i compagni e gioca.
Quando rientriamo decidiamo di realizzare un disegno sulla neve. Io e Filippo usiamo diverse tecniche per fare i fiocchi di neve: con i colori a cera, con i brillantini e con il cotone. La tecnica preferita da Filippo consiste nell’incollare il cotone, ne prende dei pezzi piuttosto grandi e li attacca con il vinavil.
In occasione del Natale e della nevicata, facciamo la lettera N, ogni bambino dice una parola con la lettera N che viene trascritta alla lavagna.

07/01/10

I BAMBINI RACCONTANO COSA HANNO FATTO DURANTE LE VACANZE DI NATALE


Mentre i suoi compagni raccontano cosa hanno fatto durante le vacanze di Natale, Filippo un po’ ascolta e un po’ sfoglia il suo libro. Al ritorno dalle vacanze l’alunno non ha molta voglia di stare seduto al suo posto, preferirebbe girare per la classe e, di tanto in tanto, cerca di farlo, ma viene subito richiamato all’ordine. Nonostante ciò Filippo è sereno e sorridente. Per renderlo più partecipe alla conversazione gli chiedo cosa gli ha portato babbo Natale, lui mi risponde che gli ha portato la “L”, poi si mette a ridere.

08/01/10

MOTORIA: GIOCHI DESTRA/SINISTRA

In palestra facciamo il riscaldamento girando in cerchio, questo piace molto a Filippo che partecipa con entusiasmo e se mi fermo mi invita a partecipare porgendomi la mano. Poi l’insegnante propone dei giochi di educazione motoria per la lateralizzazione. Filippo non vuole assolutamente fare queste attività, mi dice che vuole fare ancora i “giretti”. Provo in tutti i modi a coinvolgerlo, ma vuole sedersi sulla panchina e osservare gli altri.

SCRITTURA DI UNA STORIA PER LA PRESENTAZIONE DELLA LETTERA L

Filippo non è interessato all’attività, tiene davanti il suo libro aperto e canta l’alfabeto in inglese.
Da quando è tornato dalle vacanze parla di più, ripete alcune frasi ed è più comunicativo, ma non ha voglia di stare seduto al suo posto.

12/01/10

PSICOMOTRICITA’

I bambini devono mimare, in gruppi di tre, un percorso nel fuoco, nell’acqua o nel fango. Filippo inizialmente non partecipa, si mette vicino alla maestra che conduce il gioco, ride e salta per l’aula. Anche se non vuole fare l’attività, il suo atteggiamento è cambiato, prima stava sempre accanto alla finestra che dà sulla strada per vedere se arrivava la mamma, poi ho coperto la finestra con la scusa di appoggiarci delle cose e ora riesce ad essere un po’ più coinvolto. Verso la fine dell’ora, esortato da noi insegnanti che gli mostriamo come fare, Filippo mima un percorso nel fango e lo fa anche molto bene. Inizialmente è necessario “forzarlo”, ma dopo aver svolto le attività è molto contento. Filippo fa anche l’ultimo esercizio (molto bene) che consiste nel rotolare con l’ausilio di un cuscino cilindrico.

13/01/10

LETTURA DI UNA STORIA DELLA PIMPA

Iniziamo la mattinata sistemando nel cartellone le foto sulle attività che svolgeremo oggi. Filippo ascolta e osserva. In seguito leggiamo un libricino della Pimpa che Filippo ha già letto ripetutamente a casa con la mamma, l’alunno è interessato, segue il racconto, ricorda dettagli e frasi. Disegno su un foglio un pesce rosso (è nella storia) e Filippo lo colora con un pennarello.

LETTURA DI UNA STORIA CON LA R

In seguito leggiamo una storia per la presentazione della lettera R e il maestro scrive la R alla lavagna. Filippo si avvicina, guarda la lettera e la legge, poi prende il gesso per riscriverla, ma fa degli scarabocchi, allora mi chiede di scrivere alcune lettere, lui detta e io scrivo, questa attività lo diverte molto.

INGLESE: NUMERI FINO AL CINQUE

Filippo li conosce già, è felicissimo di leggerli insieme al resto della classe, si alza e saltella.

14/01/10

GIOCO “PASSA LA BOMBA” Ogni bambino dice una parola con la lettera R, Filippo dice “pesce rosso”. Poi trascriviamo sul quaderno le parole del racconto letto ieri che iniziano con la R. Chiedo a Filippo di individuare la R e io la ripasso con il rosso, questa attività gli piace molto, prende la mia penna e fa finta di essere lui a far leggere me. L’alunno legge di seguito tutte le lettere che compongono parole bisillabe, ma non riesce ancora ad effettuare la sintesi.

FILASTROCCA DEI GIORNI DELLA SETTIMANA


Ogni bambino recita la filastrocca sui giorni della settimana davanti ai compagni. Con Filippo ci esercitiamo in questo modo: io leggo la filastrocca e lui mima le azioni. Quando arriva il nostro turno Filippo si agita e non vuole stare con me di fronte ai compagni, si mette su un lato della classe, mentre io rimango davanti alla lavagna e leggo. Filippo mima le azioni (con un po’ di incoraggiamenti e suggerimenti), i compagni gli fanno un applauso e lui salta ridendo. Anche in questo caso è stato necessario forzarlo un po’, ma poi è stato contento di aver partecipato.

15/01/10

COSTRUZIONE DI UN LIBRICINO DELLA PIMPA

Costruiamo un libricino della Pimpa per introdurre la lettura di alcune parole bisillabe. Per le illustrazioni ritagliamo delle fotocopie prese da vari libri, Filippo mi tiene il foglio e io ritaglio. Quando ho finito porgo all’alunno una parte di fotocopia e chiedo a lui di tagliarla, mi offro di tenere il foglio e lui impugna le forbici con due mani e tagli in due la fotocopia. Filippo è molto contento del risultato, gli mostro come tenere le forbici e lui le impugna con una mano sola, ma non infila le dita nei buchi, quindi si accorge che così non riesce a tagliare. Bisognerà ancora lavorarci, ma è la prima volta che Filippo tenta di adoperare le forbici usando una sola mano.

19/01/10

PSICOMOTRICITA’

Nel pomeriggio Filippo è più stanco quindi partecipa
un po’ meno alle attività scolastiche.
Gioco dei mimi: ogni bambino deve pescare una lettera, poi deve mimare un animale o un’azione che inizia con quella lettera. Filippo non vuole partecipare, si siede in un angolo dalla parte opposta dei compagni e mi chiama ripetutamente. Io mi siedo vicino ai compagni e gli chiedo di raggiungermi, ma lui non lo fa.
Gioco dei cerchi: parte la musica, i bambini ballano e si spostano nella stanza, per terra ci sono dei cerchi, quando la maestra ferma la musica ogni bambino deve fermarsi in un cerchio, chi rimane fuori viene eliminato. Filippo si entusiasma per la musica e salta per la stanza, ma quando cessa la musica si ferma in un angolo. In generale gli piacciono i giochi proposti e a volte partecipa, ma preferisce osservare gli altri, io insisto e cerco di coinvolgerlo, ma senza forzarlo eccessivamente.

20/01/10

MUSICA

Inizialmente Filippo, pur essendo tranquillo, non partecipa molto alle attività ( gli altri cantano e mimano una canzone), sta con gli altri solo se incitato dai maestri, fa quello che fanno gli altri, ma un po’ dopo, quando il resto della classe ha già cambiato attività. Alla fine però il maestro fa cantare bambini uno ad uno con il microfono e anche Filippo canta. Alla fine i bambini ballano, Filippo li osserva tenendo un po’ le distanze, ma saltella.

21/01/10

Scrittura della canzone “C’era una casa molto carina…” - Ricomporre il testo dopo aver ritagliato tutte le parole.

Filippo conosce la canzone e gli piace cantarla. Prima il maestro la fa ascoltare alla classe, poi distribuisce un testo con le parole messe in disordine, gli alunni devono ritagliarle ed incollarle in ordine. F. è interessato alle parole, le osserva e riconosce alcune lettere. Gli chiedo di aiutarmi a tenere il foglio mentre ritaglio, lui lo fa. Vedendomi ritagliare vuole provare anche lui, prende le sue forbici, ma le impugna con due mani. Cerco di spiegargli come fare: gli dico che deve fare la pistola con le dita (lo ha fatto con la mamma), poi infilare il pollice nella parte superiore delle forbici e l’indice in quella inferiore. Filippo è in difficoltà e si scoraggia facilmente, ma per la prima volta sembra motivato ad utilizzare le forbici.

22/01/10

MOTORIA:

attività con i teli di stoffa. Filippo inizialmente è diffidente, poi si lascia coinvolgere. Si avvicina più del solito ai compagni e con alcuni ricerca il contatto fisico ( I., B.). Ad un certo punto l’insegnante chiede ai bambini di mimare la lumaca, mentre lo stanno facendo Filippo sale sulla schiena di B. e lo abbraccia, allora gli diciamo che fa la chiocciola della lumaca e lui ride. A tratti partecipa (va spronato) e a tratti corre per la palestra o si siede sulla panchina e osserva. In generale però, anche se non partecipa, è sereno e sorridente, sembra divertirsi, ma non vuole mettersi troppo in gioco.

26/01/10

MOTORIA

Giochi sulle direzioni (i bambini fanno il robot seguendo le indicazioni della maestra). Filippo preferisce osservare i compagni, ride e saltella per la stanza, gli piace ascoltare la musica, ma è difficile verificare se comprenda le indicazioni (destra, sinistra, avanti, indietro). Fa qualche esercizio con l’insegnante di sostegno.

27/01/10

SCRITTURA DI UNA STORIA

Filippo osserva alcune lettere alla lavagna e le legge. Non effettua ancora una sintesi, si distrae facilmente e prende il suo libro.

INGLESE

Filippo sembra ascoltare con attenzione, quando è il suo turno però non risponde, si copre il viso e ride, non ha molta confidenza con l’insegnante perché la vede una sola volta alla settimana.
Ascolta le canzoni e cerca di cantarle, ma ancora non le conosce bene. Ripete l’alfabeto e i numeri in inglese osservando l’alfabetiere e i numeri appesi al muro.

28/01/10

STORIA A FUMETTI DI PIMPA

Filippo segue la lettura interessato (pimpa gli piace molto) osserva attentamente le immagini e mi chiede di rileggere la storia più volte. Dopo alcune letture ripete le parti che gli piacciono di più insieme a me.

PARTI DELLA GIORNATA

Per fare le parti della giornata gli alunni si siedono per terra in cerchio e utilizzano delle immagini, su delle tessere di legno, che riguardano le attività della giornata. Ognuno racconta come trascorre il pomeriggio, Filippo inizialmente non vuole stare seduto, poi si siede, osserva le immagini e le prende in mano. Non vuole riferire le attività che svolge il pomeriggio, è sereno, ride, ma vuole prendere le distanze e osservare i compagni stando fuori dal cerchio.

29/01/10

MOTORIA

I bambini utilizzano dei teli colorati per fare degli esercizi con la musica. Filippo in parte si fa coinvolgere, ma non vuole stendersi sul telo, allora lo faccio io e lui si siede vicino a me. Motoria in generale lo diverte e sembra ben disposto anche verso la nuova insegnante, anche se ha bisogno di un po’ di tempo per prendere confidenza. Non sempre partecipa, ma ha un atteggiamento positivo, ride e saltella e mi tira per un braccio per coinvolgermi quando lo sprono ad andare verso i compagni.

3/02/10

MUSICA

Oggi Filippo è un po’ più nervoso, probabilmente perché sa che rimarrà a pranzo anche se non c’è il rientro. Nell’ora di musica il maestro spiega i suoni acuti e gravi, poi li riproduce e fa un gioco: quando il suono è grave i bambini si abbassano, quando è acuto si alzano in piedi e sollevano le braccia. Filippo inizialmente non vuole partecipare, poi fa il gioco insieme a me e si diverte. In seguito ascoltiamo una canzone che parla di un castello e di un fantasma, i bambini partecipano riproducendo alcuni suoni, Filippo non vuole partecipare, la canzone non sembra piacergli molto.

INGLESE

La lezione inizia con una canzone sull’inverno. Inizialmente Filippo è intimidito dalla maestra, poi ascolta la canzone e infine partecipa, mimando con gli altri uno starnuto e la neve che cade. L’impressione è che Filippo ami ascoltare il suono delle parole in inglese. L’insegnante ripete i nomi dei componenti della famiglia e mostra le immagini. Filippo è molto interessato.

4/02/10

DETTATO E LETTURA DI PAROLE

Il maestro fa un dettato di lettere e parole, io le scrivo e poi le faccio leggere a Filippo. Lui legge tutte le lettere singole e quelle che compongono le parole, ma non riesce ad effettuare la sintesi e a leggere la parola intera. Proviamo a lavorare un po’ con i cartellini: chiedo a Filippo di associare a delle immagini delle semplici parole bisillabe (che già conosce). Prima proviamo a leggere le parole, anche in questo caso Filippo legge le singole lettere, ma non la parola intera. A volte associa la parola all’immagine, ma altre fa confusione. I tempi di attenzione sono aumentati, durante questo lavoro l’alunno partecipa, gli piace molto riconoscere le lettere.

NUMERI FINO AL 5 CON LE DITA

contiamo fino a 5 con le dita, anche questa attività piace molto a Filippo. Conto con la mia mano e lui dice i numeri, poi lo invito a contare con la sua mano, ha un po’ di difficoltà, sistema le dita con l’altra mano imitando quello che faccio io. Anche in questo caso Filippo ha un buon livello di attenzione, più lungo del solito.

5/02/10

LETTURA DI UN RACCONTO COLORITURA DI UN’IMMAGINE NUMERI FINO AL 5

Leggiamo insieme un breve racconto sul giornalino della pimpa, poi coloriamo un pupazzo di neve in base ad una legenda. Filippo mi suggerisce i colori da usare facendo riferimento alla legenda (ad ogni lettera corrisponde un colore). Io coloro, poi ritagliamo (F. tiene il foglio) e incolliamo sul quaderno.
Per fare i numeri fino al 5 ritagliamo delle immagini di gelati (fanno parte della storia letta precedentemente), poi li incolliamo insieme e io scrivo a fianco il numero corrispondente. Li contiamo insieme, poi contiamo fino a 5 usando le dita. Filippo è un po’ in difficoltà, preferisce usare la mia mano, ma sta imparando.
In seguito leggiamo un fumetto di pimpa che piace molto a F. perché c’è l’orologio, lui ascolta attentamente.

10/02/10

SCRITTURA DI UNA STORIA PER LA PRESENTAZIONE DELLA LETTERA “V”

Il maestro distribuisce un foglio con delle immagini da ritagliare e incollare sul quaderno, servono ad illustrare la storia che scriveremo. Filippo mi aiuta a tenere il foglio mentre ritaglio, prova a ritagliare un pezzo di carta tenendo le forbici con due mani, ma fa fatica, allora alla fine lo strappa. Incolliamo insieme le immagini che illustrano la storia: Filippo mette la colla ed io le dispongo al posto giusto. Io scrivo la storia, Filippo prova a leggere: legge le singole lettere, poi proviamo a leggere insieme le parole più semplici e brevi, ma Filippo fa fatica. Oggi non tiene il libro aperto davanti a sé, ma si gira ad osservare un compagno, prende alcune cose dal suo banco e poi gliele ridà.

INGLESE


Filippo canta (piano) le canzoni insieme agli altri e partecipa, ma rifiuta di fare il gioco finale.

11/02/10

ESERCIZI CON L’ABACO

La classe fa le addizioni con i regoli, ma Filippo sembra disinteressato, inoltre, anche se i regoli come oggetti lo divertono, non sembra metterli in relazione ai numeri. Decido quindi di provare a fare qualche esercizio con l’abaco. A Filippo piace, ma sembra più che altro interessato ai colori, dimostra di conoscere i numeri fino al cinque, ma non sempre è chiaro se associ i numeri alla quantità. Proviamo ad associare un cartellino con scritto un numero agli oggetti infilati sull’asta dell’abaco, Filippo riesce a farlo con aiuto.

GIOCO “PASSA LA BOMBA” SCRITTURA DI PAROLE

Filippo ascolta i compagni che dicono delle parole con la lettera “v”, il maestro intanto le trascrive alla lavagna. Oggi Filippo non dice la sua parola con la “v”. Scriviamo solo le parole più brevi e proviamo a leggerle, Filippo legge le lettere staccate, ma non effettua la sintesi. Utilizziamo un gioco didattico: ci sono delle tessere di legno con le lettere dell’alfabeto e delle immagini, con le tessere scriviamo delle parole bisillabe e le associamo alle immagini. I tempi di attenzione si allungano, Filippo è interessato a questo gioco, anche in questo caso legge le singole lettere, ma effettua la sintesi solo con l’utilizzo delle immagini.

12/02/10

MOTORIA: ESERCIZI CON TELI COLORATI E MUSICA

Filippo in un primo momento non vuole utilizzare il telo, poi dopo aver osservato un po’ i compagni è meno diffidente. Sta nel gruppo, ma non esegue gli esercizi, vuole andare in giro per la palestra, ma rimane comunque vicino agli altri bambini. Si lascia mettere il telo in testa per fare il fantasma, quando deve tirare in alto il telo e riprenderlo me lo passa e vuole che lo faccia io.

SCITTURA DI UN TESTO SULLE MASCHERE

Filippo partecipa soprattutto quando ritaglio e incollo le immagini, per il resto non è molto interessato. Non vuole colorare, se provo a guidare la sua mano mentre tiene il colore, la stringe a pugno e non vuole continuare.

3/03/10

MUSICA

La lezione è sui suoni acuti e gravi. Filippo sta seduto al suo posto e ascolta, quando i compagni cantano le canzoni e ballano, va spronato, ma partecipa, mentre di solito preferisce fare le cose dopo gli altri (per esempio canta una canzone quando gli altri hanno finito).

MATEMATICA

Nell’ora di matematica la classe scrive delle addizioni sul quaderno, l’attività non è coinvolgente per Filippo, quindi noi costruiamo un abaco. Utilizziamo il das per la base. Filippo non vuole manipolarlo, forse perché non è molto morbido, in ogni caso me lo passa e vuole che lo faccia io. Sulla base di das infiliamo delle cannucce, poi coloriamo dei fischioni con i colori a tempera (ci serviranno per contare). La coloritura piace molto a Filippo, utilizza correttamente il pennello e colora con cura i fischioni, poi li mettiamo ad asciugare vicino al termosifone. A questo punto il bambino immerge le mani nel colore e pasticcia, prendo un foglio e provo a farlo disegnare con le dita, ma non vuole, fa solo qualche segno, poi si diverte a impastare il colore. Il rifiuto di Filippo per l’attività grafica sembra dovuto all’insicurezza e alla percezione di non essere capace (sottolineo che questa è una mia sensazione/interpretazione). Quando gli vengono proposte delle attività grafiche lui mi porge i colori o la matita come se mi dicesse “fallo tu che sai fare meglio”. Si sente più sicuro con i colori a cera. Di solito predisponiamo tutti i tipi di colori e poi lo faccio scegliere.

ITALIANO

mentre la classe scrive delle parole sul quaderno, noi le componiamo utilizzando delle tessere di legno. F. è interessato e partecipe, mi aiuta a comporre le parole. Quando è ora di riporre i tasselli nella scatola, chiedo a Filippo di leggere le lettere man mano che me li passa, lui lo fa accuratamente.

5/03/10

MATEMATICA

Il maestro crea la linea dei numeri per terra con lo scotch, poi la classe fa dei giochi per comprendere la addizioni. Filippo. è molto entusiasta, si mette sulla linea e fa dei salti in avanti leggendo i numeri, vuole che lo faccia anche io. Il bambino partecipa al gioco delle addizioni e rispetta il suo turno. In seguito cala l’attenzione e Filippo, vorrebbe sedersi per terra in un angolo, ma non cerca più il libro come rifugio.

9/03/10

PSICOMOTRICITA’

ascolto di una canzone seguendone il testo su un libro illustrato. Gli alunni si siedono in semicerchio davanti alla maestra, Filippo vuole sedersi in disparte, ma ascolta con interesse e osserva le immagini. In seguito facciamo il gioco del robot: un bambino fa il robot e un altro gli dà i comandi usando gli indicatori spaziali. Filippo va spronato, ma fa il gioco, quando arriva il suo turno fa il robot, ma vuole farlo insieme a me (ci tiene molto che partecipi sempre anche io, mi prende per una mano per spronarmi) e ad un’altra bambina.

10/03/10

MATEMATICA

la classe fa le sottrazioni scrivendole sul quaderno. Filippo non è interessato a questa attività (solo alla parte pratica sulla linea dei numeri), quindi diversifico l’attività: leggiamo un breve fumetto della pimpa in cui si parla di un orologio (a f. l’orologio interessa molto) che perde tutti i numeri, poi pimpa deve rimetterli in ordine. Filippo ascolta la storia e segue le immagini, poi costruiamo insieme l’orologio senza numeri, come quello del fumetto. Filippo è divertito e partecipe, mi aiuta a tenere il cartoncino mentre ritaglio e osserva. Una volta costruito l’orologio, faccio dei piccoli cartellini con i numeri fino al 12, che Filippo dovrà rimettere in ordine. Ogni volta che scrivo un numero chiedo a Filippo se lo riconosce, non sempre fornisce la risposta giusta. Prima mettiamo i numeri in fila, poi li disponiamo in ordine sull’orologio.

11/03/10

FILASTROCCA DIVISA IN SILLABE

Per prima cosa sistemiamo il calendario della giornata: scegliamo il giorno da inserire: dico a Filippo che giovedì inizia con la lettera “G”, lui lo trova e me lo dà, lo mettiamo nel calendario, poi disponiamo le foto e spiego a Filippo la successione delle attività della giornata. F. è interessato, ascolta attentamente, poi sistemiamo anche il calendario con le attività extra scolastiche e spostiamo la molletta sul giovedì. Scriviamo la filastrocca, poi scandiamo le sillabe battendo le mani, Filippo batte le mani dopo gli altri, ma scandisce bene.

ADDIZIONI E SOTTRAZIONI

La classe fa addizioni e sottrazioni, prima sulla linea dei numeri per terra lanciando i dadi, poi vengono scritte sul quaderno. Filippo partecipa alla parte pratica, poi facciamo un’altra attività: un gioco in scatola con schede che riportano un certo numero di animali e il numero da associare (da uno a dieci). Filippo fa un po’ di confusione, ma poi ci riesce, il gioco gli piace.

Il prof. Cuomo e la dott.ssa Imola, dopo aver letto le osservazioni della dott.ssa Rossi, scrivono alla mamma di Filippo:

Gentilissima signora,

le osservazioni riportano il comportamento di Filippo in determinate attività.
Indubbiamente queste osservazioni sono utili per conoscere le attività e le risposte di Filippo alle proposte di queste attività. A noi interessa altrettanto ed in particolar modo conoscere quali sono le strategie ed il progetto pensati prima delle attività per poter implicare Filippo in quanto Filippo se non ci sono delle attività pre-pensate e pre-progettate ha delle risposte che sicuramente sono limitate o se sono di una reazione attiva non sono conducibili ad una strategia di fondo. A tale proposito le ricordo e riporto quanto Vygotskij[1] sottolinea in relazione alla zona di sviluppo potenziale perchè bisogna tener chiaro che bambini come Filippo senza l'opera di mediazione dell'adulto e quindi di una progettazione precedente rischiano di non partecipare attivamente in quanto le strategie devono insegnargli il pianificare, il mantenere l'attenzione, il saper osservare,... e nello stesso tempo devono prevedere o intuire nel percorso i limiti dei tempi di attenzione in modo da produrre condizioni educative-didattiche varie e che man mano allenino il bambino all'essere più attento in un tempo sempre più vasto. Le strategie devono far parte del progetto e nelle lettere da noi consegnate vi sono gli spunti e gli orientamenti necessari per riversare tali strategie nella programmazione scolastica. Fondamentalmente ribadisco che è bene che la famiglia sappia cosa si farà a scuola in modo da anticipare a Filippo quanto si farà in classe. Se la famiglia sa la settimana prima quanto si svolgerà in classe la settimana successiva potrà mettere in atto azioni tali da anticipare con modalità non didattiche ma globalmente informative quanto avverrà in classe in modo che Filippo si trovi in una dimensione legata al riconoscere in quanto già in precedenza ha già avuto riferimenti conoscitivi sull'argomento, per esempio se la famiglia avesse saputo che si sarebbero trattati i tre porcellini (senza alcun disegno didattistico in quanto la famiglia non deve avere il ruolo dell'insegnante per evitare un assedio nei confronti di Filippo, e deve agire sul piano del rapporto affettivo) avrebbe potuto vedere con Filippo un cartone animato dei tre porcellini, avrebbe potuto commentare con lui in una modalità non scolastica. Filippo avendo vissuto in una dimensione affettiva l'itinerario narrativo, sicuramente in classe, avrebbe offerto una maggiore disponibilità all'apprendere e una più ampia attenzione. Pertanto il consiglio è quello di anticipare alla famiglia quanto si farà in classe in modo che a casa, lo sottolineo non facendo la maestra, la mamma potrà, come "per caso" sfogliare libri, vedere film, documentari, implicare Filippo nel fare i biscotti, la pizza, ecc... Questa trama tra scuola e famiglia è lo snodo progettuale fondamentale utile per lo sviluppo ed il potenziamento cognitivo ed affettivo di Filippo.
Cordiali saluti

Nicola Cuomo
Alice Imola








Admin
Admin

Numero di messaggi : 122
Data d'iscrizione : 08.07.09

https://xfragile.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.