X Fragile - Il Filo di Arianna
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NUNZIO NOVEMBRE 2010-APRILE 2011

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Messaggio  Admin Lun Giu 13, 2011 4:39 pm

Il 7 novembre la mamma di Nunzio scrive al professor Cuomo:

Gentile Prof. Cuomo,
Le scrivo per informarla dei notevoli cambiamenti che abbiamo notato in Nunzio.
Nunzio sta cambiando sotto tanti punti di vista ma la cosa che ci salta di più all'occhio,è che partecipa di più a tutto quello che fa, sembra più attento e più coinvolto.
Abbiamo iniziato con la semplice apparecchiatura della tavola fino a preparare la cena insieme, gustandola poi a tavola tutti insieme ed elogiandolo dei risultati. Lui ha mostrato tutta la sua felicità e ha decritto al babbo gli ingredienti e i passaggi che abbiamo fatto per preparare il riso con le zucchine.
La sera dopo, Nunzio, vedendomi grattare e tagliare le carote lo ha voluto fare lui. Ha trovato molta difficoltà e si è pure tagliato, ma non ha ceduto come avrebbe fatto altre volte e ha portato a termine quello che stava facendo.
A scuola, le maestre, che stanno seguendo il Suo programma dicono che Nunzio è più attento e partecipe.
La maestra di sostegno, è una ragazza giovane, che lavora da solo due anni, ma sembra molto collaboratrice e aperta. Quando Silvia Conti le ha presentato il progetto e le ha dato istruzioni era spaesata e preoccupata di non essere in grado. Ma è una ragazza che si mette molto in gioco e sembra pronta, anche per proprio interesse personale ad affrontare questo cammino "insieme".
Io, che all'inizio ero molto dubbiosa sull'uso dei quadernoni ad anelli mi devo profondamente ricredere.
Nunzio sfoglia finalmente i quaderni, divisi per singola materia, come un qualcosa di vissuto, di fatto da lui. Sfoglia le pagine ed ogni pagina gli suscita delle emozioni.
Li guarda come se fossero un libro che racconta la sua vita a scuola e sa descrivere quello che c'è in ogni singola pagina e mi dice come ha fatto per farla. Mi dice che hanno usato il computer per stampare le immagini, che le hanno ritagliate e incollate sul foglio.
Con la maestra hanno fatto un lavoro con le foto dei componenti della famiglia e poi con le foto del nostro cane hanno descritto l'aspetto fisico e caratteriale di Leo.
Nunzio, cosa che non era mai successa, chiede sempre più spesso di ritagliare (fino a qualche mese fa non sapeva usare le forbici), usa tanto lo schotc, si cerca i disegni su internet per poi colorali.
Ieri, sono rimasta colpita perchè mentre eravamo al supermercato a fare la spesa, Nunzio ha visto delle scatole di cartone e mi ha chiesto se le poteva prendere, io ho detto: "Nunzio ma a che cosa ti servono?" e Lui: " ci devo fare dei lavori a casa!". Arrivato a casa, le ha scelte e poi ha buttato via quelle che pensava che non gli servissero. Poi, ha passato gran parte del pomeriggio a ritagliare, incollare, colorare e appiccicare quintali di scothc.
Volevo raccontarLe anche della riuscitissima festa di Halloween che abbiamo organizzato nel fondo sotto casa nostra.
Con l'educatrice, Silvia Conti, giorni prima hanno letto una storia di halloween, hanno realizzato una zucca di carta pesta e altri lavoretti con i fogli.
Nunzio, ha deciso chi invitare..alla fine erano 10 bambini.
Insieme abbiamo stampato dei fogli con i quali si avvisavano i condomini dei palazzi vicini che la sera passavano i bambini per fare "dolcetto o scherzetto". Poi, siamo andati insieme ad attaccarli ai portoni del palazzo.
Insieme abbiamo pulito e addobbato il fondo.
L'attesa della festa per le ore 18.30 è stata lunga, ma gestita bene.
Ci siamo anche travestiti, io da strega e lui si è messo il mantello, la maschera e aveva un forcone. E' la prima volta che riesce a mascherarsi.
Il momento più divertente per tutti i bambini è stato andare a bussare alle porte. Si sono divertiti da matti. Nunzio non ha avuto un attimo di esitazione, era il primo a bussare e a urlare: "DOLCETTO O SCHERZETTO?". Anche la salita e la discesa dalle scale, con la frenesia degli altri bambini, non è andata male. Lo aspettavano e lui non si è fatto prendere dall'ansia di rimanere indietro.
Per la prima volta Nunzio si è sentito il padrone di casa, la festa era organizzata da lui. Vissuta a pieno anche nella scelta della pizza per cena, che abbiamo ordinato personalmente decidendo i gusti e pensando anche agli amici, in modo da scegliere i gusti che piacessero a tutti.
Nunzio era felicissimo perche la festa l'aveva organizzata lui e i suoi amici si erano divertiti.
Per Nunzio è stato un momento di grande gioia e di soddisfazione personale.
Infine, voglio scrivere due righe del calcio, la grande passione di Nunzio.
Nunzio gioca da più di due anni a calcio, ci sono stati alti e bassi sopratutto per l'integrazione in uno sport dove conta solo chi vince e va avanti solo il più forte, ma Nunzio non si è mai abbattuto o demoralizzato, ha sempre dato il massimo pur trovando grandi difficoltà, non solo nella gestione delle emozioni, ma anche nel capire e rispettare le regole.
Però, la settimana scorsa, l'allenatore, che non sa niente del progetto e che non conosce a fondo il lavoro che facciamo con Nunzio, mi ha detto che dal rientro dalle vacanze estive lo trova profondamente cambiato. Mi ha detto che è più attento, rispetta di più regole, gestisce bene i tempi di attesa. Le parole dell'allenatore sono state: " Io non so che cosa sia successo a Nunzio ma non sembra più lo stesso..".
Oggi il grande successo di Nunzio, per la seconda volta dall'inizio della stagione, è stato convocato per la partita. Altra situazione gestita molto bene, non senza ansia ma..molto meglio!.
Concludo dicendo che non so, se siano grandi risultati, ma Nunzio è più sereno e tranquillo e noi tutti siamo più felici.
Cercherò di tenerla aggiornata.
Saluti.
Sandra

L’8 novembre il professor Cuomo e la dott.ssa Imola rispondono alla mamma di Nunzio:

Gentilissima signora De palmis,
penso di far circolare in trasversale la sua e-mail in quanto propone riflessioni in generale.
Voglio partire nelle riflessioni generali con la sua ultima frase dell'e-mail "non so, se siano grandi risultati, ma Nunzio è più sereno e tranquillo e noi tutti siamo più felici". Sicuramente il fatto che Nunzio sia più sereno e tranquillo deriva dal fatto che la sua organizzazione cognitiva non lo disorienta come prima, sta ritrovando il "filo di Arianna" proprio perchè i percorsi, le attività, il fare, sono cambiati nella organizzazione. Si è passati da una situazione educativo-didattica frammentata ad una con un progetto: i classificatori ad anelli, il cucinare, l'andare a fare la spesa, il disegnare, il calci,... Nunzio li vive in un concatenamento e tale concatenamento è evidenziato e supportato dal progetto.
La progettualità non fa altro che immettere le esperienze in una sintassi rendendole quindi leggibili e sensate. Anche lei che ha dichiarato: "molto dubbiosa sull'uso dei quadernoni ad anelli mi devo profondamente ricredere" molto probabilmente nell'ambito della ricerca-formazione-azione sta scoprendo la forza dei concatenamenti e dell'organizzazione sistemica nell'apprendere e nell'insegnare; molto probabilmente molte abitudini si riferiscono agli apprendimenti quali unità frammentate da far imparare "pezzettino per pezzettino". L'organizzazione che i classificatori richiedono costringono ad un insegnamento globale visibile, concreto, sul quale è possibile determinare il passaggio all'astrarre. Al contrario unità frammentate non producono l'astrazione in quanto quest'ultima è possibile solo e soltanto se vi sono percorsi sensati e concreti.
Nunzio sta vivendo oggi un'organizzazione contestuale in cui si orienta ed è difficile per lui oggi perdersi nel labirinto con le conseguenti ansie.

“l'apprendimento non è di per se stesso sviluppo, ma una corretta organizzazione dell'apprendimento del bambino porta allo sviluppo mentale, attiva un intero gruppo di processi di sviluppo, e questa attivazione non potrebbe aver luogo senza l'apprendimento. L'apprendimento perciò è un momento intrinsecamente necessario ed universale per lo sviluppo nel bambino di quelle caratteristiche umane non naturali, ma formatesi storicamente.” [Vygotskij]

Per quanto riguarda il far maturare ed evolvere l'espresso desiderio di Nunzio di disegnare, ritagliare, chieda all'operatrice-amica Silvia il progetto collage.
La lettura attenta del progetto collage le può far scoprire ulteriori modalità operative per lo sviluppo cognitivo ed affettivo di Nunzio.
Attenzione, sottolineo deve chiedere il "progetto collage" che è una cosa del tutto differente dal far fare il collage a Nunzio.
Continui a tenerci informati sui progressi di Nunzio
Cordiali saluti
Nicola Cuomo
Alice Imola

Il 19 novembre la mamma di Nunzio scrive al professor Cuomo:

Buonasera, sono la mamma di Nunzio De palmis
mercoledì ho avuto un colloquio con le maestre (quello del primo quadrimestre per cui ho colto l'occasione per fargli nuovamente presente che nelle ultime due/tre settimane Nunzio quando esce da scuola è nervoso, stanco, ha rotto due volte gli occhiali
Faccio presente che la settimana scorsa, dato i racconti di Nunzio e il suo nervosismo l'ho fatto subito presente alla maestra di sostegno che mi ha confermato che il clima in classe non è dei migliori, che anche le altre maestre si lamentano (hanno scritto una nota sul diario ai bambini per mancanza di rispetto per se stessi e per la struttura scuola). Ho detto alla mestra di alcuni episodi che mi aveva raccontato Nunzio e che per me erano abbastanza allarmanti.
Ho concluso la telefonata dicendo che dopo qualche giorno avrei chiesto che strategie avevano deciso di adottare e che provvedimenti avevano preso.
Allora ho pensato quale occasione migliore per chiederglielo se non il colloquio? Anche perchè altre mamme avrebbero fatto lo stesso (messe al corrente dai proprio figli).
Quando ho iniziato a dire come vedevo Nunzio in questo periodo, mi è sembrato che le maestre si siano messe in una posizione di difensiva sminuendo i problemi che ci sono in classe.
Nunzio aveva iniziato la scuola con grande entusiasmo. Come ho detto più volte lui è ben inserito nel gruppo classe, si trova molto bene con i bambini e spesso li frequenta anche fuori dalla scuola.
Nunzio, mi racconta in maniera molto dettagliata quello che avviene a scuola . Di se è difficile che mi dica e se faccio domande dirette su di lui, devia..
In classe si è consolidato un gruppettino di bambini che fa confusione e che coinvolge gli altri..
Non c'è giorno che non mi dica che qualche bambino litiga, si fanno i dispetti (anche pesanti), usano un linguaggio inappropriato per la loro età e le parolacce sono all'ordine del giorno. Un bambino ha detto ad un altro: "e' vero che la tua mamma fa sesso a pagamento?".
Le maestre mi hanno detto che anche Nunzio dice tante parolacce (anche a casa).
Sto prendendo provvedimenti perchè non accetto che le dica. Non posso fargliela passare perche poi diventa un intercalare un modo brutto di esprimersi, che io non tollero.
Gli ho parlato tanto e credo che abbia capito. Ora quando le vorrebbe dire..si blocca, mi guarda per vedere la mia reazione, io lo fulmino con lo sguardo e lui trova subito un'altra parola da dire.
Nunzio lamenta che ci sono dei bambini che lo incitano a fare cose sbagliate, un bambino gli ha detto: "..dai Nunzio picchialo, picchialo..!", ancora non sono riuscita a capire se Nunzio l'abbia picchiato oppure no.
Noto che Nunzio ha degli atteggiamenti e dice delle cose non aveva mai detto. Spesso mi parla di un super eroe. E mi dice: "..io sono un super eroe e allora devo fare questo..devo dire questo..".
Un compagno gli ha detto che se diceva Vaffanculo alla mestra diventava un Seuper Eroe. Lui glielo ha detto.
Purtroppo mi trovo in una situazione davvero difficile perche Nunzio sta molto bene con i suoi compagni, ma nonostante questo, esce da scuola molto frustrato forse perchè consapevole di aver fatto cose sbagliate e che io mi potrei arrabbiare.
Le maestre mi hanno detto che in questo periodo è molto nervoso e aggressivo con gli altri bambini:tira calci, da fastidio, alza le mani, con il rischio che possa fare davvero male a qualcuno.
Inoltre le maestre dicono che si correre il rischio che i bambini prendano a noia Nunzio per certi atteggiamenti che ha.
Proprio di questo, ho avuto modo di parlare con qualche bambino e qualche mamma che sono tanto comprensivi e disponibili perchè vogliono un gran bene a Nunzio e nessuno ce l'ha con lui. Anzi spesso lo giustificano anche con le maestre. Io sono contenta di questo, ma non basta. Vorrei trovare un modo perchè Nunzio non alzi più le mani con nessuno.
Voglio raccontare un episodio che mi ha riferito la maestra di religione, che ha l'ora di lezione subito dopo ricreazione e che trova sempre i bambini in stato di agitazione. La maestra è entrata in classe e li ha trovati in confusione, Nunzio le si avvicinato e le ha raccontato che durante la ricreazione due bambini avevano litigato. Di conseguenza tutta la classe era ancora presa da quell'episodio. Nunzio tornando al banco ha tirato una botta ad un bambino , e gli ha fatto anche un po' male. L. ha preso subito le difese di Nunzio e ha spiegato alla maestra che Nunzio qualche volta lo fa ma non per far male. Che quando è nervoso succede. Chiunque ci sia in quel momento le prende.
Venuta a sapere dell'accaduto mi sono scusata subito con L. e con la sua mamma. Loro carinissimi e gentili. Lorenzo mi ha detto: "Sandra, non ti preoccupare, io lo so che Nunzio non lo fa a posta. Ci vogliamo bene!". La mamma mi ha rassicurata e mi ha detto di non preoccuparmi, le sue parole sono state: "non mi devi più chiamare per queste cose, quando Nunzio fa cosi mi dispiace solo per te perchè so che ci stai male..non ti devi preoccupare, conosciamo Nunzio e te..non mi chiamare per dirmi queste cose.." E poi mi ha detto che all'uscita da scuola Nunzio e L. si sono abbracciati.
E poi ancora, le maestre mi dicono di vedere Nunzio molto stanco per cui mi hanno chiesto se non fosse colpa delle numerose attività extra-scolastiche, ma non è così perchè quest'anno per dare spazio al progetto, abbiamo deciso di lasciare in dietro il resto (è rimasto solo il calcio).
Con Silvia, fa cose divertenti e anche rilassanti..dubito che la sua stanchezza e il suo nervosismo sia causato dal lavoro che svolge a casa.
Pur cui cercando di analizzare la situazione penso che il clima di confusione che c'è in questo momento in classe, l'atteggiamento di strafottenza che ha qualche bambino..e vista l'influenza che questi hanno su Nunzio ho pensato che questo clima non lo agevoli, ma che lo ecciti e lo innervosisca riporatando poi a casa le tensioni.
Nunzio mi dice che durante la ricreazione c'è tanta confusione, che i bambini urlano e a lui da fastidio, si agita dice che gli viene mal di testa.
Nunzio è come una spugna, assorbe tutto e forse ora sta assorbendo tutto il negativo e tutto il nersosimo che c'è in classe. E' possibile questo? E' possibile che Nunzio abbia questi atteggiamenti perchè li vede fare agli altri?
E' possibile che Nunzio non sappia gestire queste nuove emozioni e sensazioni? E' possibile che sia entrato in un meccanismo nuovo, che non conosce e che quindi non riece a gestire?
Io penso che il tutto poi sia aggravato dal fatto che Nunzio non ha il sostegno psicologico che lo ha accompagnato in questi anni. La psicologa del distretto della ASL che lo seguiva è in maternità e non c'è nessuno che la sostituisca.
Mi domando, è possibile che Nunzio trovandosi travolto da tutti questi nuovi eventi e non avendo più il sostegno necessario, si senta in balia di se stesso e delle sue emozioni?
Puo' anche questo essere causa del suo nervosismo a scuola?
Quando alle maestre ho provato a dare queste spiegazioni al comportamento anomalo di Nunzio mi hanno detto: "ma perchè per una volta non proviamo a metterci dall'altra parte? non potrebbe essere che gli altri bambini sono nervosi a causa di Nunzio? che forse sono stufi di ricevere spinte e calci da lui?".
Io sono rimasta basita..oltre a non aspettarmi una risposta del genere non ho mai pensato, neanche lontamente che mio filgio potesse essere un problema per gli altri bambini.
Ho risposto che Nunzio ha un' insegnate di sostegno e un educatrice, penso e spero in grado di controllarlo.
Mi hanno anche detto: "ma le si rende conto che noi abbiamo 18 bambini +1" (specifico che il +1 sarebbe mio figlio).
La settimana prossima ci sarà il P.E.I. per cui vorremo chiederLe prima di ritrovarci davanti alle maestre dei consigli e forse delle risposte da dare a loro.
Rimango in attesa di qualche consiglio.
Saluti.
Sandra De palmis

Il 22 novembre, Silvia, operatrice di Nunzio, scrive al prof Cuomo e la dott.ssa Imola

Buon pomeriggio sono l'operatore-amica Sandra Conti , volevo informarvi che stamani mattina ho avuto un colloquio con l'insegnante di sostegno e l'educatrice di Nunzio De palmis. L'argomento principale è stato capire il clima negativo della classe e la reazione di Nunzio. La maestra di sostegno mi ha riferito che ci sono alcuni bambini difficili da gestire specialmente durante la ricreazione e la ginnastica in palestra. C'è grande competizione tra i bambini e tendano ad escludere Nunzio oppure ad addossargli la colpa se hanno perso il gioco o la partita causandogli grande frustazione e Nunzio viene messo davanti ai suoi limiti e alle sue differenze. es.: stanno facendo la staffetta ed un compagno di classe gli dice:"Nunzio per colpa tua abbiamo perso". Questo è un bambino che va a casa di Nunzio per giocare, che rimane a cena da lui. Nunzio si sente tradito dal suo compagno. Nunzio è attratto da questo gruppo perchè sono i suoi amici (quelli che frequenta anche fuori dalla scuola), vorrebbe stare con loro, questi bambini un po' lo coinvolgono poi quando vedano che non non riesce a svolgere il gioco gli dicono di allontanarsi. La mamma dice che questo non succede fuori dalla scuola. Forse anche perchè il gruppettino al completo non c'è. Ho proposto alle insegnanti di fare durante la ricreazione o anche in palestra dei giochi che conivolagno il gruppettino e Nunzio in modo che lui imiti loro e che loro si sentano partecipi dei successi di Nunzio. Si pensa che Nunzio sia frustato per la differenza di atteggiamento che vede nei suoi compagni tra fuori e dentro la scuola. Per chiarire meglio tutto, con la mamma proporrebbe un incontro skype in modo da spiegare meglio.
Saluti
Silvia Conti

Il 25 novembre la mamma di Nunzio scrive al professor Cuomo:

Buongiorno,
Vi scrivo dopo aver parlato al telefono con Silvia.
Mi trovo totalmente contraria alla Vostra proposta di far cambiar classe a Nunzio.
Sono consapevole che questo clima va contro il progetto e per questo e non solo voglio intervenire per far si che la situazione cambi.
Nunzio non accetterebbe mai questa decisione e solo per aver sentito qualcosa mentre ero al tel. con Silvia diceva: "IO NON CAMBIO CLASSE, IO NO, IO NO..".
Per Nunzio lasciare i suoi compagni, cioè i suoi amici sarebbe la fine. Di questo ne sono sicura.
L'altro problema sarebbe anche che cambiare classe vorrebbe dire cambiare scuola. Perche c'è solo una 4.
Si ritroverebbe in una scuola a tempo pieno (perche qui le scuole con il sistema a moduli stanno scomparendo, in zona c'è solo quella che frequenta Nunzio), invece lui fa i moduli.
Secondo noi l'unica cosa è che si impegnino le maestre a cambiare il clima e le dinamiche della classe.
Ribadisco che Nunzio adora i suoi compagni e loro vogliono tanto bene a lui.
Il problema non è ne Nunzio ne i bambini in se per se. Secondo me bisogna stroncare i meccanismi che si stanno creando. Bisogna impedire al famoso gruppettino di agire (specifico che il gruppettino è formato dai bambini preferiti di Nunzio). I bambini che vengano a casa nostra per fare merenda, un gioco, qualcuno rimane a cena e anche a dormire.
Non voglio in nessun modo togliere la possibilità a Nicco di sentirsi parte integrante di un gruppo. Ci abbiamo lavorato tanto e sono soddisfatta di quello che abbiamo fatto. Qui devono prendere provvedimenti le maestre.
Io non mollo.
Vi ringrazio di tutto e per la celerità nella risposta. In questi giorni ci siamo sentiti tanto soli. Io ero distrutta. Sapere che c'è qualcuno che non sottovaluta quello che dico mi da forza e coraggio perche so di non essere sola.
Secondo me, ditemi se sbaglio, devo trovare urgenemete una psicologa. Giusto?
Grazie con tutto il cuore.
Sandra De palmis

Il professor Cuomo e la dott.ssa Imola rispondono:

Gentilissima signora De palmis (è meglio utilizzare sempre il cognome del bambino altrimenti ci disorientiamo),

come lei sa oltre ad aver letto la sua prima e-mail vi è stato un incontro di supervisione dove l'operatrice Sandra si è potuta confrontare.
La sua e-mail successiva, quella a cui sto rispondendo, da una parte ribadisce quanto espresso nel primo e-mail e dall'altra fa emergere qual'è la sua posizione rispetto alle decisioni da prendere circa gli interventi per Nunzio.
Quanto emerge dalla nostra ricerca, che non è la verità assoluta, ma un computo relativo alla frequenza degli eventi, è che nella situazione che lei ci descrive che chiaramente ha una presa di posizione delle insegnanti con giudizi già radicati i quali non rimettono assolutamente in discussione i loro modi dell'insegnare, ma vanno alla ricerca di una colpa esterna (che di solito viene attribuita ai più deboli), sarebbe opportuno cambiar classe anche perchè l'alternativa che lei ci descrive, tempo pieno, se è condotta da insegnanti competenti risulterebbe più adeguata per Nunzio.
La sua angolatura di visione ci sembra ferma sul non cambiare classe. In questo secondo caso, le nostre ricerche, ci fanno emergere che le trattative tra insegnanti e genitori rischiano di diventare una "storia infinita", uno stillicidio che non avendo una ragione e basi scientifiche divengono un ping pong di opinionismi, uno stillicidio che prende tempo e la discussione diventa prevalente rispetto al progettare pratiche didattiche. Pertanto la discussione diventa talmente amplia che si perdono di vista le finalità della scuola che sono quelle di educare, di fornire nozioni e competenze ai bambini.
Un permanente discutere per allontanarsi dal vero problema che è quello di non sapere cosa fare e come intervenire.
Lei dovrebbe stare molto attenta a non entrare in queste sabbie mobili di questa eterna discussione sui punti di vista e sui pareri differenti. Se lei vuol rimanere in questa seconda posizione le consigliamo di attribuire alle insegnanti le responsabilità che hanno sia sul piano legislativo che su quello professionale. Pertanto dovrebbe dire: "voi siete le professioniste, voi avete la responsabilità della classe,... io sono solo una mamma, Nunzio io lo accompagno la mattina e lo vengo a prendere all'uscita, come tutti i genitori, la responsabilità sia civile che penale dei bambini è vostra, pertanto siete voi che dovete fare le scelte adeguate perchè se dovesse accadere qualcosa a mio figlio o agli altri bambini essendo voi totalmente le responsabili, ne paghereste le conseguenze...".
Pertanto lei si allontani dalla discussione che non porterebbe a niente e concentri i suo interventi nel fuori scuola e nel tempo libero con l'aiuto di Silvia.
Ci faccia sapere
Cordiali saluti
Nicola Cuomo
Alice Imola

La mamma di Nunzio risponde al professor Cuomo:
Gentilissimi,
grazie per la risposta.
Mi trovate completamente concorde con tutto quello che avete detto.
Pienamente consapevole che le trattative tra insegnanti e genitori rischiano di diventare una "storia infinita", perchè l'ho provato proprio in questi giorni. Esattamente come dite voi: "un ping pong di opinioni",Vi dico, che ieri,durante il PEI, le maestre ci hanno chiesto scusa del comportamento che hanno avuto e le frasi che hanno detto.
Nonostante il loro cambio di posizione e al loro estrema gentilezza ho concluso il PEI dicendo:"voi siete le professioniste, voi avete la responsabilità della classe,... io sono solo una mamma, pertanto siete voi che dovete fare le scelte adeguate". Non ho detto però che ne pagheranno le conseguenze in caso contrario e me ne pento, ma se mi ritroverò di nuovo, davanti a loro a parlare di queste cose, lo dirò sicuramente.
Ho anche aggiunto che loro dovrebbero avere gli strumenti necessari per trovare un sistema per arginare il problema e ho sottolineato che quest'anno Nunzio ha la copertura totale delle ore (tra l'insegnante di sostegno e l'educatrice) per cui figure che possono vigilare e intervenire, ce ne sono.
Ribadisco, che per il momento non prendo in considerazione l'idea di far cambiare scuola a Nunzio perchè pretendo ed esigo che le insegnanti, uniche responsabili della classe, trovino un sistema.
Non sono mai scappata dai problemi anzi, li abbiamo sempre affrontarli di petto, lo farò anche questa volta e cambierò idea solo quando mi renderò conto che questa è l'unica soluzione per il bene di mi figlio.
Con l'educatrice Silvia, avevamo già ragionato come dite voi: concentriamoci su quello che possiamo fare fuori.

Grazie per i consigli.

Cordiali saluti.

Fam. De palmis


Il professore Cuomo scrive alla mamma di Nunzio:

Gentilissima signora De palmis,
vogliamo trattare a parte il rapporto con l'area psicologica. Fondamentalmente in questo momento certamente sarebbe utile per Nunzio avere una "protezione" psicologica. Lei ci fa sapere che la psicologa è in maternità. Tenga conto che la maternità è uno stato che non vieta l'avere dei colloqui psicologici, ma viene richiesta e praticata perchè un diritto e pertanto la psicologa ne starà usufruendo in particolare in questo senso pertanto lei telefoni alla psicologa e dica che in questo momento particolare di Nunzio è necessario una sua "copertura" e che vuole usufruire del suo intervento pagando privatamente.
Mi faccia sapere
Nicola Cuomo
p.s. se sentisse la necessità di un confronto via skype ce lo faccia
sapere che fissiamo un appuntamento

Il 29 marzo la mamma di Nunzio scrive al professor Cuomo:
Gent.le Prof. Cuomo,
La volevo informare che l'organizzazione dello stage di calcio sta andando avanti, è quasi tutto definito.
Abbiamo avuto anche la collaborazione di tutta la squadra di Nunzio, che parteciperà con i nostri ragazzi allo stage della mattina.
Condivideranno l'emozione del campo e dello spogliatoio.
La mattinata si concluderà con il pranzo per tutti i ragazzi presso la società di calcio che metterà a disposizione la cucina e il personale.
Alcune mamme della squadra suggerivano di pranzare tutti insieme presso la società, i ragazzi e i genitori, perchè secondo loro sarebbe una bella occasione di scambio e poi dicono che per i ragazzi vedere che gli adulti trascorrono del tempo insieme potrebbe essere da stimolo e insegnamento.
Lei che ne pensa?
Sarebbe positivo per i nostri ragazzi? O si potrebbe creare confusione e la voglia nei bambini di non partecipare il pomeriggio alla seconda parte dell'attività per tornare dai babbi e dalle mamme?
Riguardo a Nunzio, mi sto trovando davanti a un grosso dubbio e non so bene che scelta fare.
Mi spiego meglio, in occasione della prima comunione, tutti i bambini del catechismo parteciperanno ad un ritiro di 3 giorni e 2 notti presso una casa colonica in montagna qui in Toscana, non distante da Firenze (circa 40/50 min da casa nostra).
Il mio dubbio è se mandare Nunzio da solo o accompagnato da me.
Ne ho parlato con Silvia Conti, l'educatrice, e sarebbe disposta ad andarci, ma si dovrebbe portare anche il bambino piccolo e secondo me Silvia si ritroverebbe a dover badare a suo figlio tutto il giorno anche perchè penso che il bambino non possa fare le stesse attività che fanno i bambini di 10/11 anni.
La catechista che conosce Nunzio da due anni e il parroco, mi dicono che assolutamente deve andare da solo. Non vedono il problema e mi hanno tranquilizzata sotto tutti i punti di vista.
Ne ho parlato con Nunzio ed è entusiasto, non vede l'ora di partire e si sta già organizzando con la lista delle cose da portare in valigia.
Io non voglio assolutamente che lui si perda quest'occasione, ma sono un po' preoccupata per il discorso delle autonomie anche se devo dire che sta acquistando tanta sicurezza.
Non vuole che più che nessuno entri nello spogliatoio di calcio. Si sveste, si fa la doccia, si riveste, sistema la borsa da calcio e esce dallo spogliatoio vestito di tutto punto e con i capelli phonati.
Questo si, che per noi, è un gran successo!
Vorrei un consiglio da parte sua, che cosa devo fare? La prima cosa che abbiamo pensato di fare è andare una domenica a vedere il posto e la struttura insieme a Nunzio.

Cordiali saluti.

Sandra


Il 30 marzo il professore risponde:

Gentilissima signora De palmis,
da una parte penso che i ragazzi vogliano sperimentarsi senza i genitori e dall'altra che i genitori socializzino è un dato positivo. Pertanto il mio suggerimento potrebbe essere quello di lasciare in pace i ragazzi tra loro e incontrarsi i genitori in un altro luogo. Altra possibilità potrebbe essere quella di cenare tutti insieme la sera, in tal modo si evita il rischio che lei stessa ha ipotizzato di dirientare i ragazzi e quindi di produrre la circostanza di partecipare al pomeriggio. il cenare insieme risponderebbe a tutte le esigenze. Per quanto riguarda il ritiro di suo figlio per la prima comunione io lascerei tranquillamente Nunzio andare con i sui compagni, escluderei assolutamente l'andata di Sandra. Sono esperienze che i bambini desiderano e che li fanno molto maturare.
Cordiali saluti
Nicola Cuomo

Il 22 aprile, dopo la supervisione, Silvia scrive alla dott.ssa Imola:

Per Nunzio ho pensato di stendere la pianificazione sulla costruzione della linea del tempo delle civiltà storiche studiate a scuola. In questo ultimo periodo Nunzio è interessato alle date di nascita e di scomparsa delle civiltà storiche come gli Egiziani , i Cretesi e i Micenei , oltre a documentarsi tramite immagini , documentari e cartoni animati come “Il Principe d’Egitto “. Quando arrivo a casa sua Nunzio prende il libro di storia e mi legge la data della civiltà studiata a scuola , dicendomi :” Sandra guarda la civiltà dei Micenei è nata nel 2000 a.c. e scomparsa nel 1200 a.c. “ Nunzio riconosce e legge bene ogni singolo numero ,( tipo 1200 legge uno , due , zero e zero ) ma quando deve leggere la cifra intera tipo:milleduecento Nunzio dice quattromila .
Allora ho pensato di proporgli , dicendogli :” Dato che le date per te sono molto importanti , per non dimenticarle costruiamo una linea del tempo con il cartoncino bristol e incolliamo l’immagine della civiltà ,tipo , dei cretesi con la data di nascita e di scomparsa” . Ogni civiltà avrà un colore diverso di cartoncino. Poi andiamo su internet a cercare le immagini delle civiltà e a scrivere la data di nascita e di scomparsa di questa , stampiamo , incolliamo le immagini con didascalia.
In questa pianificazione l’attenzione vedere gli argomenti da cercare su internet e ricordarsi le date. La simultaneità è veder se in casa si dispone del cartoncino , di colla e di fogli per stampare altrimenti fare una lista e andare a comprarli. La successione è di mettere in sequenza le immagini con didascalia.



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