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FILIPPO 2 -PARTE SECONDA-

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Messaggio  Admin Mar Giu 15, 2010 5:23 pm

Il 25 gennaio la mamma di Filippo scrive al prof. Cuomo e la dott.ssa Imola:

Gentilissimo Prof. Cuomo

Inizio con chiederle di scusare la mia latitanza in questi giorni, soprattutto gli ultimi dell’anno appena trascorso, mi sono ritrovata una mole di lavoro senza precedenti, nonostante ciò nella mia scala d’importanza Filippo è stato sempre al primo posto, e grazie ai suoi continui e notevoli progressi mi ha dato una grande carica.
Riflettendo sul percorso di F. ne concludo che il bambino nell’arco di poco tempo ha fatto passi da gigante, maturando e raffinando le sue capacità.

La consapevolezza delle sue competenze –

Il comportamento di F. a tavola è sempre più adeguato;prima si limitava a consumare il pasto, adesso sceglie se mettere o meno il formaggio grattugiato sulla pasta, chiede altre porzioni se sono di suo gradimento, versa da solo l’acqua nel bicchiere e sbuccia alcuni tipi di frutta ( mandarini, arance, banane );
oggi utilizza il tovagliolo per pulirsi quando ne sente la necessità, ieri lo usava solo per imitazione

Correlazioni

Tutto questo è stato possibile mettendo in pratica i vari progetti, che in questi mesi ci hanno aiutato a resistere all’incontrollabile istinto ad intervenire per ogni sua piccola difficoltà, ( in sostanza abbiamo atteso che sorgessero in lui i bisogni rispettando i tempi per affrontare i vari momenti della giornata ).

Nel processo messo in atto per avvicinare Filippo a togliere il pannolone, (progetto pannolone) ci sono stati cambiamenti nel suo atteggiamento rispetto al igiene personale.
Al mattino se ha il pannolino molto sporco, la sua prima richiesta è di lavarsi nel bidet, è successo che a volte ha voluto farlo da solo, subito dopo và a prendere il pannolino pulito, riconoscendo ormai il posto giusto delle cose e indumenti, avendo durante le festività riorganizzato con lui, la cameretta. (progetto armadio)

Correlazioni

Devo ammettere che per quanto riguarda l’obbiettivo di togliere il pannolone nonostante l’impegno non sono riuscita ancora a raggiungere l’obbiettivo.
Il progetto armadio ha permesso a Filippo di acquisire più padronanza negli spazi della sua stanza, sviluppando l’autonomia nel prendere oggetti o indumenti a secondo delle sue esigenze o delle nostre richieste.
A natale Filippo ha ricevuto diversi regali orologio da polso con il cinturino rosso, euforico e sorpreso lo ha mostrato a tutti, ripetendo “…guarda l’orologio rosso”,
superato il “disagio” per indossarlo, tutte le volte che gli veniva chiesto che ore fossero, lui guardava e rispondeva “..cinque e mezza”, così ho cominciato a dare dei riferimenti sul quadrante dell’orologio es..; ore 8 si entra in classe, ore 13 si esce da scuola, ore 14 ci si mette a tavola..etc..etc.
Ha ricevuto inoltre anche una lente d’ingrandimento, alla quale si è interessato solo nei giorni successivi, lo abbiamo sorpreso a guardarsi il palmo della mano, i cagnolini disegnati sul suo copriletto e le formichine che trasportavano le briciole, la lente ha suscitato in lui curiosità, utilizzandola molto.

Filippo inizia a leggere paroline semplici, associa alcune consonanti alle vocali,
es… tito, sole, ramo, bici, questa sua nuova capacità si è rivelata leggendo i libri preferiti della pimpa.

Per il momento ci concentreremo a consolidare gli obbiettivi già raggiunti.
Ps..: la settimana scorsa ho incontrato la Dott.ssa Parioli, la quale mi ha riferito che in settimana le invierà il verbale dell’incontro avuto 11 Gennaio con gli insegnanti di Filippo .

Colgo l’occasione per inviarle cordiali saluti

Il 6 aprile, l’assistente comunale di Filippo, scrive al Prof. Cuomo:

Egregio Professor Cuomo,
sono Lorena Adenzi, assistente comunale di Filippo, seguendo il consiglio di Rosalba, mamma di Filippo, le sto scrivendo questa e-mail per descrivere il lavoro che sto svolgendo in classe con lui. Ho conosciuto il bambino a fine novembre; inizialmente ho avuto bisogno del tempo necessario per osservarlo e per conoscerci reciprocamente. Non ho avuto problemi nell'instaurare un buon rapporto con Filippo , che ha avuto nei miei confronti un'ottima capacità di adattamento, agevolando lo svolgere dell'attività scolastica. La madre e gli insegnanti di Filippo, mi hanno spiegato in modo esauriente la sua situazione, così ho saputo, in anticipo, ciò che dovevo fare in classe e ciò che avrei dovuto evitare Ho quindi concentrato il mio lavoro sulle capacità del bambino e su ciò che "sa fare". Filippo conosce tutte le lettere dell'alfabeto e sa riconoscerle all'interno di una frase e di un testo. Le storie inventate dal maestro, inerenti all'introduzione di una nuova lettera, lo hanno sempre incuriosito, notando questa sua curiosità gliel'ho lette ripetutamente fino a che, è il bambino stesso a ricordare le storie in sequenze logiche. Conoscendo la sua passione per i libri della Pimpa, ci siamo divertiti insieme, seguendo il suggerimento dell'insegnante di sostegno, a riassumere alcuni racconti del fumetto, scelti dal bambino, prestando attenzione ai fatti salienti e associando disegni creati per lui in modo appropriato. Filippo mostra entusiasmo nei confronti di questo personaggio e vuole attenzione su di sè per mostrarmi i suoi apprendimenti. Le descriverò degli esempi su come ho svolto il lavoro con il bambino all'interno della classe. Una mattina il maestro ha presentato " i regoli " e Filippo era attratto solo dal loro colore. E' stato il bambino stesso a darmi l'input su come iniziare un'attività che potesse incuriosirlo. Inizialmente abbiamo costruito insieme, dietro il mio suggerimento, una casa con finestre, porte e camino, ed è stato Filippo a sceglierne i colori. Mi è poi venuta un'idea semplice che a lui è piaciuta tantissimo. Ho associato ad ogni regolo il nome di qualcosa avente lo stesso colore del regolo. Per esempio: il regolo che equivale al numero 1 l'ho associato ad 1 zolletta di zucchero ( per lui uno zuccherino ) e al numero 2, che è rosso, l'ho associato a 2 mele e così via. Il tutto è stato disegnato sia sul quaderno che su un foglio a parte, ed è stato ripetuto ritmicamente: in questo modo il bambino sa associare i numeri, entro il 10, al regolo rappresentante. Un altro esempio di lavoro svolto da me in classe, è stato inerente all'acquisizione dei giorni della settimana e al loro ciclo. Ho inventato una filastrocca in rima abbinando un colore diverso ad ogni giorno, attenendomi alla realtà del bambino. Filippo dimostra entusiasmo sia nell'ascoltare la filastrocca, che nel ripeterla insieme a me. Riguardo altre attività, come l'uso del pennello e dei colori, il bambino ha dimostrato una buona partecipazione durante tutto il procedimento riguardo la preparazione dei colori a tempera. Es. sa versare il colore ,contenuto nella bottiglia, in un bicchiere, sa che l'operazione successiva è quella di versare un pò d'acqua per poi mescolare il tutto con il pennello. Un aspetto che ho potuto notare, è un cambiamento positivo riguardo la socializzazione del bambino nei confronti dei suoi compagni di classe. Ora Filippo a differenza di qualche mese fa, è alla ricerca degli altri bambini e lo ha dimostrato in diverse occasioni. Ha inoltre abbandonato l'uso di un libro ( del suo libro ), utilizzato come difesa dall'ambiente esterno. Ora appena entra in classe non cerca più il suo libro, ma sa che deve togliere il giubbino per poi sedersi. Questo è un quadro riassuntivo di ciò che svolgo in classe e di come cerco di adattare i lavori a Filippo, e delle osservazioni che ho potuto riscontrare durante questi pochi mesi. Voglio dirle che sarei lieta ed entusiasta di seguire i suoi consigli riguardo il mio lavoro .
La ringrazio anticipatamente per la risposta e per la disponibilità.
Cordiali saluti

7 aprile il prof. Cuomo risponde:

Gentilissima,
il lavoro risulta adeguato alla situazione e la sua potenza dovrebbe essere nell'integrarsi con le attività che Filippo svolge a casa e con gli altri. Per esempio la filastrocca dei giorni va integrata con il calendario che il bambino fa a casa, pertanto dovrebbe acquisirne l'organizzazione, gli obiettivi e i processi che mette in atto sul piano cognitivo al di là dell'apprendere i nomi delle giornate,... allargare lo sguardo in modo da vedere non solo Filippo che è più disponibile verso i compagni, ma che anche i compagni si sanno rapportare meglio con Filippo e quindi è l'atmosfera generale che si sta adattando reciprocamente. Per quanto riguarda poi gli aspetti relativi all'appartenenza degli oggetti ("del suo libro"), molte appartenenze sono per così "battezzate" dagli adulti i quali collegano un oggetto ad una supposta appartenenza psicologica da parte del bambino. In realtà ogni bambino nella classe ha un suo libro e mentre per Filippo viene stigmatizzata l'appartenenza, per gli altri la si ritiene naturale. L'artificio di base per bambino con X Fragile risiede nel realizzare attività sensate con chiari significati, utili, evitando esercizi monotoni, ripetitivi e senza senso. Sicuramente la famiglia le potrà fornire i progetti ce si stanno mettendo in atto e lei stessa può visionare gli itinerari operativi visitando il forum:https://xfragile.forumattivo.com/
Buon lavoro
Nicola Cuomo

Il 25 maggio Cristina, operatrice amica di Filippo, scrive:

Carissimi,
vi scrivo per raccontarvi come è andata la spesa con Filippo con il nuovo strumento: catalogo per la lista della spesa. Filippo è stato molto contento di giocare con i cartellini di plastica. Li nominava tutti e mi chiedeva "Leggi!!!" che vuol dire che ripeto anche io il nome del prodotto con il dito sulla scritta. Ho visto che ogni cartellino dovrebbe essere tolto dalla lista della spesa una volta trovato il prodotto perchè si perde tra quello che ha preso già e quello deve ancora prendere. Ho notato un avvicinamento maggiore tra Filippo e la madre. Sembra che cerca molto di piu la madre, forse da quando è mancato il padre. Per il linguaggio: costruisce molto bene frasi complesse, e fa discorsi da capire. C’è ancora, ma sta diminuendo sempre di più la voglia di parlare, di fare discorsi che non si capiscono o hanno senso..E’ molto attratto dal rileggere i libri vecchi della Pimpa con il dito sulla scritta, e rifiuta se non lo faccio. Anche lui segue le lettere con la mano però dice qualche lettera singola (di solito la più grande) e poi fa tutto il discorso dalla memoria.
Voglio fare il progetto della biblioteca per i numeri... voglio adattarlo un po’
ne parliamo il 29...
Ciao ciao
Cristina




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