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ALESSANDRO 2 -PARTE QUARTA-

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Messaggio  Admin Mer Giu 30, 2010 2:09 pm


IL MUSICAL


Il 10 giugno la famiglia di Alessandro scrive al professor Cuomo:

Gentilissimo Prof Cuomo,
finalmente dopo 3 anni di scontri con l'insegnantin di Alessandro, la settimana scorsa abbiamo avuto una bella rivincita.
Il giorno 4 giugno presso il teatro tutti i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia, hanno recitato un
musical intitolato "Il tintoretto".
Le insegnanti di Alessandro, non riuscivano a trovare una parte della recita adatta ad Alessandro, volevano fargli fare qualche apparizione, un girotondo, giusto per contentare noi genitori.
Io non sono stato d'accordo perchè ero convinto che qualsiasi parte Alessandro l'avrebbe fatta con molto entusiasmo, con gioia ma soprattutto con grande successo; dopo diverse discussioni affrontate anche con l'aiuto di Licia, le insegnanti si sono convinte a far fare una parte del balletto a tutta la sezione di Alessandro, Alessandro compreso.
I giorni delle prove, Alessandro è sempre apparso super eccitato, aveva imparato la parte ma secondo le insegnanti creava disturbo agli altri in quanto il balletto prevedeva uno scambio tra due file di bambini, un abbraccio e un ritorno al posto; Alessandro anzichè l'abbraccio prendeva il suo patner dal collo e lo faceva cadere, tutto questo mi è stato riferito dalle insegnanti. La mia caparbietà invece mi ha portato a decidere una strategia:
essere presente alle prove, riprendendo con la telecamera tutta la parte, per poi con Alessandro rivederla, e aggiustrare gli errori.
Così è stato fatto, sono stato autorizzato dal Dirigente a presiedere le prove, e ho ripreso il musical. Già in mia presenza il comportamento di Alessandro era stato diverso, sempre secondo le maestre, Alessandro, pur continuando a stringere l'amichetto, la parte l'aveva imparata bene.
Per tre sere consecutive, prima del grande giorno, con Alessandro abbiamo rivisto il film, e abbiamo insieme provato la parte. Ale è stato bravissimo, abbiamo ballato, ci siamo divertiti tantissimo, stavamo giocando insieme. Ho deciso di invitare una sua amichetta ed insieme hanno provato; tutto ok.
Quando non ero presente le maestre continuavano a ripetermi che Alessandro non si era comportato bene durante le prove, che faceva cadere gli altri......
Io ero convinto che tutto sarebbe andato per il meglio, e che lo stress era soprattutto delle insegnanti perchè la data ormai era vicina.
Il giorno del musical mi sono posizionato sotto il palco, il pubblico non mi vedeva ma i bambini si, sono stato nei camerini con tutti i bambini che erano tranquilli e sorridenti.
Alessandro avrebbe partecipato a due balletti, uno come chitarista con tutti gli altri e poi uno con il famoso abbraccio.
Mentre vi scrivo, l'emozione continua a prendermi, i brividi mi stanno attraversando il corpo, stò riuscendo a trattenere le lacrime.
ALESSANDRO E' STATO MERAVIGLIOSO, TUTTO E' ANDATO PER IL MEGLIO, ALESSANDRO HA BALLATO, SI E' ESIBITO COME CHITARRISTA, E NEL BALLETTO HA ABBRACCIATO IL PATNER SENZA FARLO CADERE, MI GUARDAVA SOLO PER AVERE CERTEZZE, LO SEGUIVO CON LO SGUARDO, E TUTTO E' TERMINATO IN UN CALOROSO APPLAUSO.
QUANDO SIAMO USCITI DAL TEATRO TUTTI CI STAVANO ASPETTANDO E SI SONO COMPLIMENTATI CON NOI.

Nonostante siano trascorsi 7 giorni le maestre, le mamme, gli amichetti continuano ad abbracciarci, e complimentarsi con Alessandro. Il mio eroe è stato fantastico "ti voglio Bene Alessandro"
Il video del musical lo porterò all'incontro.
Grazie di cuore

Licia invia la sua relazione da esporre all'incontro di Pesaro:


CUCINARE

Il metodo Emozione di Conoscere, contempla delle piste di lavoro finalizzate allo sviluppo dei potenziali cognitivi e affettivi agendo su categorizzazione, seriazione e classificazione oltre che su danaro, tempo, spazio, motricità …
A proposito di categorizzazione,seriazione e classificazione, ho preparato con Alessandro un raccoglitore per ogni ricetta cucinata. Ciascun raccoglitore ha un colore differente e tutti sono riposti in una mensola in cucina. Quando ci sono ospiti a casa o si vuole preparare una sorpresa al papà che torna dal lavoro, il bambino decide (iniziativa vd. sopra) di preparare un dolce,per cui:
· va a cercare il ricettario di quel dolce;
· sulla prima trova gli ingredienti, li annotiamo su un pezzo di carta per portarci al supermercato la lista delle cose da comprare;
· si veste;
· prepariamo i soldi;
· compriamo i biglietti del pullman;
· prendiamo il pullman;
· obliteriamo;
· facciamo la spesa;
· quando torniamo a casa, cominciamo a cucinare seguendo le foto e i passaggi del nostro ricettario.

Tutto questo è ben lontano dal semplice cucinare per impiegare un po’ di tempo o per tenere impegnato il bambino; qui c’è una categorizzazione mentale molto forte rappresentata dal fatto che ciascun raccoglitore ha il suo posto e bisogna rimetterlo da dove lo si è preso; c’è una pianificazione, attenzione, simultaneità e successione/concatenamento dei vari passaggi che va ben oltre il fare talvolta disorganizzato o comunque non strutturato come nell’esempio che ho appena fatto.
Preparare un dolce in questo modo non è soltanto un modo per fare una cosa utile in casa, ma significa, come ci insegna la Gestalt, a inserire il bambino in un processo dotato di senso evitando che soldi, ingredienti e ricette si materializzino magicamente davanti a lui. In particolare, ho voluto inserire il bambino nel processo come prescrive il Metodo EmoDiCo (scusate l’abbreviazione ma tanto ci capiamo lo stesso).
Per indurre Alessandro a svolgere questa attività senza perdere il senso di quello che stavamo facendo ho adottato le seguenti strategie mutuate dal Metodo:
· ho fornito al bambino dei supporti materiali e visivamente sempre presenti, i ricettari, belli e colorati a loro volta preparati assieme in un clima di gioco e di divertimento; cosi ogni ricettario rappresenta per Alessandro un ricordo molto forte sul piano affettivo;
· ho predisposto un contesto situazionale senza eccessivi stimoli che potessero interferire con quello che dovevamo fare:quindi via giochi inutili, niente tv accesa e nessuna presenza distraente;
· ho usato la narrazione per coprire i momenti vuoti rappresentati dall’attesa del pullman o dalla fila alla cassa del supermercato.
· Ho anticipato i giorni precedenti quello che avremmo fatto tanto che il piccolo al supermercato con la mamma si è preoccupato di fare la spesa mettendo nel carrello zucchero, farina e tutto ciò che associa alla preparazione di un dolce.
In questo modo ho messo Alessandro nelle condizioni di agire senza smarrirsi.
Lui prima di uscire è molto attento a non dimenticare nulla, anzi spesse volte è di grande aiuto alla mamma nel ricordarle di prendere la borsa o le chiavi; infatti non si dimentica mai il suo marsupio in cui mette i soldini che chiede puntualmente alla mamma prima di uscire, questo perché sin dall’inizio ho fissato la regola che prima di uscire bisogna portare con sé borsa e denaro. Non dimentica mai gli occhiali da vista, tanto che li cerca da solo e chiede aiuto solo se non li trova.
Alessandro riconosce alcune strade, quelle che associa a dei punti di riferimento importanti tipo la scuola o la casa di qualche suo compagno oppure il supermercato inoltre è un bambino molto socievole ed è amato da tutti: (come si vedrà nel video) i commessi del supermercato lo salutano, gli regalano qualcosa, lo chiamano … e lui risponde in maniera adeguata, anzi di sua iniziativa scambia due chiacchiere con gli altri, una volta ricordo che diede una mano ad un commesso a riporre degli oggetti in uno scaffale!
Non ha ancora la percezione del tempo, infatti prima di uscire dice sempre la frase “è tardissimo”, ma credo sia un modo di dire che sente spessissimo dalla mamma e la ripete per abitudine …
In ogni caso il vestirsi, preparare il marsupio con i soldi, prendere gli occhiali, acquistare i biglietti del pullman, obliterare, fare la spesa,mantenere buoni rapporti sociali, pagare, rifare il tragitto per tornare a casa e cucinare sono tutte competenze che vado a stimolare in lui contemporaneamente e in successione senza mai perdere il filo. Sono tutte competenze parallele all’obiettivo che voglio di volta in volta raggiungere e che fanno evolvere il bambino mettendolo nelle condizioni di sperimentare dei successi, quindi di migliorare la sua autostima e quindi di ottenere successi anche in altri ambiti della vita. Tutte queste abilità aumentano la rosa dei suoi “sa fare” e gli permettono di pianificare meglio le varie attività.
Per il futuro intendo lavorare sull’alimentazione del piccolo.
Alessandro mangia pochissime cose tipo pizza, spinacine, dei legumi e poco altro ancora. Intendo allargare la gamma dei suoi cibi attraverso un progetto alimentare a scansione settimanale.
Intendo pertanto:
· Cucinare assieme a lui delle cose che non gli piacciono molto, ma che piacciono molto al papà cosi da fargli una sorpresa; cucinarle in maniera simpatica vestendoci da chef con tanto di cappello e grambiule. Ho visto che se coinvolto nella preparazione di un piatto anche se non è fra i suoi preferiti, lo mangia (es. torta all’arancia);
· Fissare le regole dei pasti: tutti mangiano la stessa cosa, non ci si alza se non si è finito, ciascuno mangia da solo con le proprie posate, si tiene la tv spenta.
· Fare un cartellone con il menu settimanale in cui inserirò all’inizio due soli piatti nuovi, per non turbarlo, poi piano piano ne inserirò degli altri. In questo modo gli anticipo ciò che mangerà dal momento che ogni mattina potrà vedere il menu giornaliero.
· inserirlo nel processo della preparazione dei piatti nuovi che saranno una sorpresa per papà o per un’altra figura per lui importante.

Il 27 giugno Licia scrive:

Carissimi,
dopo il Tonale … già a lavoro con molte idee e tanta carica!
Vi scrivo per descrivervi il piccolo progetto che ho in mente per Alessandro in vista della sua imminente vacanza in Egitto.

Ho soltanto due incontri a mia disposizione per preparare il bambino a questo fantastico viaggio con la sua famiglia e ho intenzione di agire in questo modo:

Guardare assieme a lui il cartone animato : “Il principe d’Egitto” in cui si vedono le Piramidi, i paesaggi egiziani, la storia di quel popolo; il tutto in versione animata molto accattivante e divertente. Ho pensato che un cartone fosse più stimolante della ricerca di video e immagini da internet, cosa che abbiamo fatto già svariate volte.

Dopo la visione del cartone supportata dalla mia narrazione e dai miei commenti per far si che lui focalizzi la sua attenzione sugli elementi che incontrerà durante il suo viaggio, intendo costruire una piramide tridimensionale molto grande, almeno di 1 metro di altezza, da mettere in giardino. Ovviamente questo comprende

1. Pianificare insieme il progetto;
2. Fare la lista di ciò che ci serve;
3. andare in cartoleria ad acquistare il materiale;
4. costruire assieme disegnando, tagliando,incollando ….

Vorrei anche organizzare una piccola caccia al tesoro che si conclude con la scoperta del tesoro, all’interno della piramide che riporremo in giardino, spero di avere il tempo!
Infine ho pensato di organizzare una “cena egiziana” che farà rimanere il papà a bocca aperta quando tornerà dal lavoro. Intendo fare in questo modo:

1. Scegliere assieme al piccolo e a sua sorella le musiche tipicamente orientali;
2. Cercare la ricetta del cous cous;
3. Andare a comprare gli ingredienti;
4. Cucinare il cous cous;
5. Imbandire un tavolo molto basso in salotto e mettere i cuscini al posto delle sedie;
6. Sistemare i bicchieri a piramide;
7. Accendere candele e incenso …

Insomma creare per una sera a casa il clima tipicamente egiziano per accogliere il papà e approfittare per anticipare al bambino le usanze, i costumi,le abitudini,la cucina,la musica dell’altro popolo che incontrerà e che sicuramente imparerà a conoscere prima della partenza.
Avendo solo due incontri mi sono organizzata in modo che nel primo vediamo il cartone ( che dura circa un’ora) e costruiamo la piramide; nel secondo facciamo la spesa, cuciniamo e prepariamo l’atmosfera etnica. Ovviamente se avrò bisogno di più di tre ore, mi tratterrò un po’ di più.

Il professore risponde:


Carissima Licia,
il progetto va molto bene.
Per risparmiare tempo, visto che hai due incontri, potresti far trovare in giardino, in un vecchio sacco, come una specie di tesoro trovato, i materiali per costruire la piramide con le istruzioni. In questo modo risparmi tempo e salvi il progetto.

Facci sapere

Alice Imola
Nicola Cuomo[/justify]


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